L’anziano zio è stato fermato dai carabinieri di Agnone dopo la richiesta di aiuto della vittima al 112. L’aggressore aveva in casa anche una pistola detenuta illegalmente e un machete
AGNONE/ISERNIA. È stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Agnone e trasferito in carcere a Isernia il 70enne di Pescopennataro che, ieri, al culmine di una lite ha accoltellato il nipote 40enne.
A far scattare l’intervento dei militari è stata la richiesta di aiuto al 112 da parte della vittima. All’operatore ha detto di essere stato aggredito con un coltello dallo zio. Giunti sul posto i carabinieri hanno prestato i primi soccorsi al ferito che poi è stato trasferito in ospedale a Isernia dagli operatori del 118.
A quel punto i carabinieri hanno raggiunto lo zio, che nel frattempo era tornato a casa. Considerato il forte stato di agitazione in cui è stato trovato, i militari hanno avviato una lunga e delicata trattativa finalizzata a calmare l’anziano, tentando di riportarlo alla ragione.
Nel frattempo è stato richiesto l’intervento di personale medico che ne ha successivamente disposto, insieme alla guardia medica e al sindaco del comune altomolisano, un trattamento sanitario obbligatorio con il conseguente trasferimento al Veneziale.
A seguito di perquisizione domiciliare, è stata rinvenuta una pistola di piccolo calibro, illegalmente detenuta, oltre a un machete e al coltello da cucina verosimilmente utilizzato per colpire il nipote.
Dimesso dall’ospedale nella stessa serata di sabato, tenuto conto delle rilevanze investigative emerse, si è proceduto all’arresto del 70enne e al successivo trasferimento presso il penitenziario di Ponte San Leonardo.
L’indagato potrà, nella fase seguente, esporre le proprie difese innanzi al Giudice ed allo stesso pubblico ministero, in base a quanto previsto dal Codice di procedura penale.