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Borghi più belli d’Italia, assemblea a Fornelli: si punta sul turismo per rilanciare il territorio

Sindaci e amministratori provenienti da Molise e Abruzzo si sono dati appuntamento nel centro della provincia di Isernia per confrontarsi e programmare le strategie future


FORNELLI. Un momento di confronto, ma anche di programmazione delle sfide future: sindaci e amministratori di Molise e Abruzzo si sono dati appuntamento ieri mattina a Fornelli per l’assemblea del Borghi più belli d’Italia.

La giornata è proseguita con una visita guidata nel borgo medievale, che in molti hanno apprezzato per ordine, sistemazione e soprattutto bellezza.

“Un grande volano di sviluppo turistico per il nostro territorio che dall’ingresso nell’associazione dei Borghi più Belli d’Italia – evidenziano dal Comune – ha tratto enormi benefici, grazie alla lungimiranza di questa amministrazione comunale pronta ad investire sul territorio e sul suo sviluppo turistico”.

“Proteggere e preservare il territorio in tutti i suoi aspetti, rendendolo meta desiderabile per vivere e per accogliere il turismo è la prerogativa dell’Associazione de – ha sottolineato il presidente Antonio Di Marco – che intende promuovere le identità locali come guide per la rinascita delle regioni. Condivido e apprezzo l’impegno compiuto dalla regione Molise per tenere vivo il ricordo del passato in funzione delle azioni future. Un luogo privo della memoria perde l’identità – osserva Di Marco – e rischia di essere inglobato in logiche di baratto, contrarie ad ogni individualismo. Adoperarsi per ottenere il riconoscimento della propria realtà storica, sociale ed economica è lo sforzo che i piccoli borghi hanno iniziato a concretizzare con un lavoro impegnativo e adeguatamente strutturato, che porterà certamente ad una ripresa considerevole dell’attività locale”.

L’evento di Fornelli è stato dedicato alla rievocazione storica del passaggio di Carlo III di Borbone che si è svolto occasione della Giornata mondiale della Biodiversità, a conclusione del progetto ‘20 azioni concrete per la biodiversità’.

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