Per la deputata molisana eletta con i 5 Stelle ma oggi nel gruppo L’Alternativa c’è: “In alcune regioni, come il Molise, gli Istituti hanno operato oltre i budget consentiti dal Servizio Sanitario Nazionale. Il Ministero deve rilanciare in modo prioritario la sanità territoriale”.
La riforma degli IRCCS intende rafforzare il rapporto fra ricerca, innovazione e cure sanitarie, migliorando la situazione strutturale complessiva del paese. “Rientra tra le azioni prioritarie individuate nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – dice oggi in una nota la parlamentare molisana Rosa Alba Testamento che aggiunge: “Occorre però anche precisare che dal 2003 ad oggi gli IRCCS nati in regime di diritto privato sono quasi il doppio di quelli pubblici e in alcune regioni, come il Molise, hanno anche operato oltre i budget consentiti dal Servizio Sanitario Nazionale, incidendo pesantemente sui bilanci sanitari regionali. E’ necessario, quindi, che su questi aspetti il Ministero della Salute eserciti un maggiore controllo, soprattutto per rilanciare in modo prioritario e altrettanto concreto e strutturale quella sanità territoriale che, a causa dei tagli selvaggi del passato, ha mostrato negli ultimi due anni di pandemia tutte le sue lacune”.
Secondo questi convincimenti, la Testamento ha ripresentato alcune proposte emendative a tale provvedimento “dopo la bocciatura in Commissione Affari Sociali”. Si tratta nello specifico del “rispetto dei budget assegnati dal Servizio Sanitario Nazionale per i pazienti extraregionali, del pagamento delle ulteriori prestazioni condizionato al preventivo riconoscimento delle stesse da parte delle regioni di provenienza dei pazienti, al fine di garantire la sostenibilità economico–finanziaria dei sistemi sanitari regionali e la regolazione della matrice della mobilità sanitaria nell’ambito delle risorse assegnate dal Sistema sanitario nazionale e – conclude – dell’estensione, nei limiti delle prerogative regionali, dell’attività di controllo del Ministero della Salute anche al rispetto dei budget da parte degli IRCCS, sia per i pazienti regionali che extraregionali”.
