Secondo la ricostruzione della Procura, Pietro Ialongo avrebbe cominciato a manifestare atteggiamenti persecutori nei confronti della 36enne di Cerro al Volturno dopo la separazione. Venerdì l’incidente probatorio sui cellulari
FROSINONE/CERRO AL VOLTURNO. Dopo la fine della relazione Pietro Ialongo avrebbe cominciato a manifestare atteggiamenti persecutori nei confronti di Romina De Cesare.
Emergono nuovi elementi sul delitto della commessa 36enne di Cerro al Volturno uccisa dall’ex compagno nella casa in cui vivevano insieme nel centro storico di Frosinone.
Come riporta ‘Il Messaggero’, da alcune informazioni raccolte, sarebbe stata contestata al 38enne l’aggravante della coabitazione e dello stalking. Ad avvalorare la tesi della Procura, una frase che aveva postato la ragazza il 25 novembre scorso, giorno dedicato a contrastare la violenza sulle donne. Romina aveva invitato gli uomini a regalare un braccialetto rosa .
La notte del delitto, sempre da indiscrezioni trapelate, i due avevano litigato a causa della macchina intestata a Romina, ma pagata dall’uomo con un bonifico ad una parente. Pietro Ialongo avrebbe riferito ai carabinieri che per primi hanno raccolto le sue dichiarazioni, pretendeva che la ragazza gli restituisse il denaro che aveva speso per l’acquisto di quella macchina.
Intanto venerdì prossimo davanti al Gip del tribunale di Frosinone Antonello Bracaglia Morante, si terrà l’incidente probatorio sui telefonini del 38enne.
Come noto, nei giorni scorsi l’avvocato difensore dell’omicida Vincenzo Mercolino, ha presentato al Tribunale del Riesame richiesta di una pena meno restrittiva in attesa del processo.
Il 38enne, dallo scorso 3 maggio, è recluso nel carcere di Latina.