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Lascia il compagno perché si droga e precipita in un inferno fatto di violenza: salvata dai carabinieri

La ragazza è stata più volte aggredita. Nei confronti del giovane è scattata la denuncia per minacce e lesioni


BOJANO. Una storia durata anni e poi la scelta di lasciare il compagno, che continuava a fare uso di stupefacenti. La decisione di troncare quella relazione si è trasformata in un incubo per la giovane vittima, salvata dai carabinieri del Nucleo Operativo di Bojano che hanno dato esecuzione un’ordinanza cautelare – disposta dal Gip di Campobasso su richiesta della Procuraa – applicativa del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa nei confronti dell’ex fidanzato violento.

Lei aveva messo fine alla relazione, ma poi ha deciso di tornare dall’ex perché nel frattempo aveva subito un intervento chirurgico.

Negli ultimi giorni, però, l’escalation di violenza da prte dell’uomo ha raggiunto livelli di pericolosità estrema.

Inizialmente, per impedirle di lasciare l’appartamento, in tarda serata si impossessato delle chiavi dell’auto di lei e poi del tcellulare. Solo la mattina successiva, a seguito di una violenta discussione che le ha provocato una ferita al labbro, la giovane è riuscita a fuggire e chiedere aiuto.

A distanza di una settimana, lui l’ha ricontattata per chiederle un passaggio in auto per andare a fare la spesa e, in pieno centro cittadino l’ha aggredita prendendola per il collo e costringendola in auto. La donna è riuscita ancora una volta a fuggire per il tempestivo intervento prima di un agente libero dal servizio e immediatamente dopo di una gazzella dei Carabinieri.

La donna, che fino a quel momento aveva desistito, ha sporto denuncia ai Carabinieri. La successiva attività info – investigativa, corroborata dalle dichiarazioni di terzi, ha consentito i consolidare un quadro gravemente indiziario a carico del giovane.

All’uomo è stato contestato il reato di violenza privata, lesioni personali e minacce, ma lo specifico contesto nel quale è maturata questa vicenda dimostra, ancora una volta, come le aggressioni e le intimidazioni, costituiscono un fenomeno in forte espansione, nei confronti del quale la Magistratura e le Forze dell’ordine intraprendono tutte le iniziative possibili con il fine di prevenirlo e contrastarlo.

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