HomeNatura & AmbienteCorridoi a prova d’orso: così la coesistenza con l’uomo è possibile

Corridoi a prova d’orso: così la coesistenza con l’uomo è possibile

Nel Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise il rischio estinzione è critico, se non saranno colonizzati altri territori. Di qui l’importanza del nuovo finanziamento europeo che aiuterà a convivere con questi animali


ROMA. Coordinato da Rewilding Europe, 12 partner dall’Italia e dalla Grecia stanno iniziando un nuovo programma finanziato dall’Unione europea che contribuirà a vivere armoniosamente con gli orsi in Europa. L’iniziativa LIFE Bear-Smart Corridors consentirà di sviluppare un network di comunità nei ‘corridoi di coesistenza’.

Tale programma è progettato sui buoni risultati raggiunti dalla realizzazione delle Bear Smart Community nell’area rewilding dell’Appennino centrale. La Commissione europea che finanzia il programma LIFE aumenterà e migliorerà gli sforzi per sviluppare un network finalizzato alla coesistenza nei corridoi ecologici sia in Italia sia in Grecia. Il programma è ufficialmente iniziato a marzo, quando i rappresentanti delle organizzazioni partner si sono incontrati a Pettorano sul Gizio, in provincia dell’Aquila, per discutere obiettivi e azioni.

Le necessità dell’orso. Gli sforzi per migliorare la coesistenza uomo-orso mirano a rafforzare il recupero dell’orso bruno in Grecia e a espandere l’areale di distribuzione della sottospecie del raro orso marsicano in Italia. In entrambi i casi la crescita della popolazione è limitata dalle sfide che questi animali devono affrontare fuori dalle aree protette.

Lacci, avvelenamenti e bracconaggio sono minacce sempre presenti, e gli orsi che entrano nei paesi in cerca di cibo facile da cassonetti della spazzatura, apiari, frutteti e pollai delle aziende agricole possono innescare conflitti.

Recenti ricerche hanno identificato connessioni critiche di habitat idonei che potrebbero congiungere fino a 300mila ettari di aree protette, consentendo una maggiore mobilità della popolazione, come spiega Antonio Di Croce, direttore della riserva naturale regionale Monte Genzana Alto Gizio. “Nel lungo periodo – ha detto – la conservazione della specie è determinata soprattutto nelle zone fuori dall’area rifugio della popolazione esistente, dove ci sono habitat altamente idonei connessi da corridoi ecologici. In questo modo potrebbero stabilirsi nuovi animali riproduttivi, sostenendo una popolazione più ampia.”

La creazione di condizioni favorevoli per gli orsi e le persone all’interno di questi corridoi sarà raggiunta attraverso la realizzazione delle Bear-Smart Community.

Obiettivi di vasta portata. Coprendo 22 siti ‘Natura 2000’ in Appennino centrale e altri 6 in Grecia, i “corridoi a prova d’orso” daranno ai plantigradi lo spazio di cui hanno bisogno per creare popolazioni geneticamente diverse e autosufficienti, fornendo allo stesso tempo benefici a molte altre specie.

La strategia alla base del concetto delle Bear Smart Community ha tre elementi:

costruire conoscenza sugli orsi attraverso educazione e crescente consapevolezza;

mettere in campo misure di mitigazione per proteggere animali domestici e proprietà e incoraggiare la ricerca di cibo da parte degli orsi lontano dai centri abitati;

sviluppare imprese che creano un’immagine positiva per gli orsi e aiutano a spostare coerentemente la percezione del pubblico.

Ottenendo fiducia e supporto dai residenti e da altri portatori di interesse, possono essere sviluppati i corridoi di coesistenza, garantendo un ambiente sicuro per gli orsi. Durante i cinque anni dell’iniziativa, il LIFE Bear-Smart Corridors rappresenterà un esempio di migliore pratica per la coesistenza uomo-orso, con lo scopo finale di spianare la strada al concetto di Bear-Smart Community in tutta Europa.

Spazio per prosperare. L’area rifugio per l’orso bruno marsicano a rischio critico di estinzione è il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, dove la popolazione è stata stimata tra 47 e 61 individui nel 2014 attraverso un campionamento genetico. Il parco, ampiamente montuoso e boscoso, ha ormai raggiunto la sua completa capacità di carico, quindi la crescita della popolazione può avvenire soltanto attraverso l’espansione dell’areale. Gli orsi bruni marsicani hanno un vasto territorio che raggiunge i 300 km2.

“Sappiamo che il futuro dell’orso bruno marsicano è connesso con la sua capacità di espandere il proprio areale di distribuzione e colonizzare nuovi territori. La ricerca scientifica ci dice che gli Appennini sono ricchi di aree ecologicamente idonee in grado di ospitare una popolazione vitale di circa 200 orsi”, dice Luciano Sammarone, direttore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.

Nelle aree periferiche del parco i numeri degli orsi sono bassi – riferiti a pochi maschi erranti e sporadicamente femmine riproduttive – sottolineando quanto siano importanti i corridoi per la sopravvivenza futura della sottospecie.

Per altre aree in Appennino centrale, quali il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, la presenza degli orsi marsicani è recente, con avvistamenti registrati a partire dal novembre 2019. “È precisamente per questa ragione che le azioni del LIFE Bear-Smart Corridors – volte a ridurre i rischi e le minacce per questa specie attraverso misure immediate – sono così cruciali in questo momento – dice Alfonso Calzolaio, sirettore del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga – Questo ci consente di anticipare tensioni e conflitti e cominciare con il piede giusto un nuovo rapporto di convivenza tra orsi e comunità locali”.

Un ritorno guidato dalla comunità. Aumentare i livelli di tolleranza e comprensione dell’orso bruno nelle comunità che condividono lo stesso territorio è cruciale. In quanto specie che dipende dall’essere in grado di muoversi liberamente in territori vasti, l’orso bruno ha bisogno di incontrare l’accettazione umana su larga scala. Con il nuovo finanziamento europeo, Rewilding Europe e tutti i partner coinvolti potranno supportare la crescita delle popolazioni di orso in Europa preparando le comunità al loro arrivo e prevenendo i conflitti prima che si manifestino.

“Il coinvolgimento e contributo delle comunità locali e dei portatori di interesse sono decisivi per ogni fase dell’iniziativa, dichiara il dottor Tasos Hovardas di Callisto. “LIFE Bear-Smart Corridors ha la finalità di coinvolgere le comunità locali per creare Bear-Smart Community nelle due aree greche di Trikala-Meteora e Amyntaio. I portatori di interesse locali saranno approcciati attraverso uno studio qualitativo e quantitativo per delineare le principali sfide alla convivenza uomo-orso. Questi spunti saranno poi analizzati ed elaborati per costituire le Bear-Smart Community”.

La creazione di almeno 18 Bear-Smart Community – 16 in Italia e 2 in Grecia – e ulteriori corridoi amplificherà i nostri sforzi per alimentarne l’accettazione, con azioni imprenditoriali da sviluppare insieme alle pratiche di mitigazione per migliorare l’immagine di ciò che è già per molte persone, una specie emblematica dell’Appenino centrale, di Trikala-Meteora e Amyntaio, così come una fonte di orgoglio locale e nazionale.

“Ci stiamo già portando avanti con lo sviluppo del Landscape Business Plan (un piano economico partendo dalle aziende del territorio) che coinvolgerà un gruppo di portatori di interessi e imprenditori in laboratori che stanno andando avanti. Questa nuova iniziativa LIFE ci offre una grande piattaforma per ampliare il lavoro aziendale esistente e sono in corso di individuazione attività economiche idonee nell’Appennino Centrale”, dice Valerio Reale, Enterprise Officer di Rewilding Apennines. “L’obiettivo imprenditoriale è cruciale al fine di coinvolgere più membri della comunità nelle pratiche di convivenza uomo-orso”.

Un’altra parte fondamentale è il ruolo dei volontari. “Questa iniziativa ci darà l’opportunità di coinvolgere un gruppo di volontari fortemente motivati che saranno formati per contribuire in modo significativo per svolgere le migliori pratiche della coesistenza uomo-orso, riducendo le minacce a questa specie bandiera dell’Appennino centrale”, dichiara Mario Cipollone, Team Leader di Rewilding Apennines. 

Condivisione di esperienze. Una componente vitale della nuova iniziativa sarà il continuo scambio di conoscenze e la condivisione di esperienze tra i partner italiani e greci, come sottolinea Mario Cipollone.

“Abbiamo già goduto di un utile scambio di esperienze e punti di vista alla prima riunione. È stata una grande opportunità per esplorare le metodologie e consolidare uno schema di azione. Pianifichiamo di ospitare i partner di nuovo e inoltre non vediamo l’ora di visitare le aree greche in futuro. Possiamo essere separati dal mar Mediterraneo – conclude – ma le sfide che affrontiamo nella mitigazione dei conflitti uomo-orso sono le stesse. Imparare reciprocamente può essere un catalizzatore del progresso.”

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