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Droga ‘mordi e fuggi’ per eludere i controlli: da Scampia a Bojano, così due giovani hanno scalato il mercato dell’eroina

I due, da assuntori a pusher, sono stati arrestati dai carabinieri nell’ambito dell’operazione ‘Stagnola’. Avevano rimpiazzato i precedenti spacciatori dell’area matesina, rifornendosi quotidianamente a Napoli. Tra gli stupefacenti ceduti, kratom, crack, cobret, consumabili ‘sul posto’ direttamente a casa loro


CAMPOBASSO. Smantellato un nuovo mercato di droga con base di spaccio a Bojano. L’operazione dei carabinieri della stazione matesina è sfociata in due arresti nei confronti di altrettanti giovani del posto, accusati di traffico di stupefacenti, in particolare eroina, crack e cobret.

I dettagli sono stati forniti stamani in conferenza stampa dal procuratore capo Nicola D’Angelo. L’operazione, denominata ‘Stagnola’, vede indagati a vario titolo altri 18 soggetti residenti tra Bojano, paesi limitrofi e della provincia di Campobasso e Isernia, oggi destinatari di decreto di perquisizione. Trentuno in tutto, infatti, le perquisizioni eseguite durante la notte a Bojano, su delega della procura della Repubblica di Campobasso.

Le attività investigative hanno consentito di raccogliere indizi di reità a carico anche di insospettabili che, organizzati in gruppo, utilizzavano vedette quando lo smercio avveniva in esercizi pubblici, ovvero corrieri per i quotidiani rifornimenti a Napoli, tra Scampia e Parco Verde.

‘Ummo ne abbiamo’, ‘patino sto all’entrata per il caffè’: queste  alcune delle frasi utilizzate per concordare le richieste quotidiane degli assuntori, cui veniva poi ceduto lo stupefacente nel centro cittadino di Bojano, ma spesso anche presso l’abitazione degli indagati, che erano soliti lasciare la dose su un frammento di carta alluminio  – di qui il nome dell’operazione ‘Stagnola’ – per il consumo immediato sul posto, utile ad eludere i controlli di polizia.

Oltre 2.100 cessioni di droga documentate, alle quali hanno contribuito a vario titolo anche figure femminili, con importi dai 15 ai 75 euro al grammo a seconda del fatto che la sostanza fosse eroina, kobret, crack, cocaina, oppure marijuana. In sporadiche occasioni ha fatto capolino anche il kratom (una pianta tropicale asiatica dalla quale si ricava una sorta di eroina sintetica).

I due giovani destinatari della misura cautelare in carcere avevano approfittato del ‘vuoto’ creatosi a seguito dell’operazione antidroga ‘Piazza Pulita’, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Campobasso, con la quale si è riusciti a smantellare tre differenti associazioni dedite al traffico di droga. In pratica, in assenza di ‘offerta’ sulla piazza, gli odierni indagati hanno pensato di approfittarne elevando il proprio livello da assuntore a pusher.

Negli ultimi anni, i carabinieri del Comando provinciale di Campobasso, di concerto con l’autorità giudiziaria, hanno condotto sul territorio dell’intera provincia e in particolare proprio nell’area matesina attività investigative finalizzate a fare emergere e reprimere attività legate delle sostanze stupefacenti.

Due differenti attività investigative, confluite nell’odierno procedimento e condotte nella fase iniziale dal Nucleo investigativo del Comando provinciale dei carabinieri di Campobasso e dalla Compagnia di Bojano, già dal settembre 2020 avevano consentito di raccogliere materiale informativo che consentiva di accertare, infatti, un nuovo mercato di eroina e cocaina con base di spaccio Bojano, ove gli attori rifornivano quotidianamente giovani del posto e dell’hinterland.

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