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Giornata nazionale del sollievo, il ruolo strategico dell’hospice in Molise

A Larino un autentico centro d’eccellenza che sarà potenziato con 10 posti ‘a domicilio’ in provincia di Isernia


CAMPOBASSO. Giornata nazionale del sollievo, oggi in tutta Italia, con l’hospice ‘Madre Teresa di Calcutta’ di Larino sugli scudi per le cure dei malati terminali. Insieme alla Regione Molise è stato organizzato l’incontro dal titolo ‘La strada momentaneamente sospesa’, che ha avuto luogo presso l’auditorium di Palazzo Gil a Campobasso.

La Giornata nazionale del sollievo – organizzata dalla Conferenza delle Regioni, con il coinvolgimento del ministero della Salute e della Fondazione nazionale ‘Gigi Ghirotti’ – è una manifestazione volta a mettere in risalto l’importanza della cultura del sollievo e della cura globale del malato, anche nel proprio contesto familiare. Nel corso del dibattito è stata ricordata la figura di Doretta Mite Coloccia, la giornalista scomparsa di recente, che ha dedicato il suo impegno, con forza e determinazione, alla cultura del sollievo.

Le cure palliative nel Molise sono presenti ormai da oltre un decennio, in linea con quanto previsto dalla legge 38 del 2010. La nostra regione, come ricordato dal governatore Donato Toma, ha il proprio centro di riferimento regionale appunto a Larino, con l’hospice che gestisce l’intera rete di cure palliative in Molise, sia nelle strutture residenziali che quelle a domicilio, portando tale tipo di assistenza a casa dei pazienti. Un centro di eccellenza che si avvale dell’apporto di professionisti motivati e disponibili ad aiutare chi soffre: di ciò è stato dato atto al dottor Mariano Flocco e alla sua équipe.

Tanto è stato fatto, ma tanto resta ancora da fare, soprattutto a casa dei pazienti, nel setting assistenziale ideale, dove il periodo più delicato della vita di una persona può trovare le sue motivazioni per vivere al meglio l’ultima fase. A tal riguardo, Toma ha evidenziato come nel nuovo Programma operativo 2022-2024 siano previste azioni di potenziamento della medicina territoriale, come pure di quella domiciliare, dove il paziente affetto da patologie terminali può rispondere meglio alle cure e avere un maggiore sollievo dalla sofferenza. Nello specifico, saranno attivati 10 posti di hospice domiciliare in provincia d’Isernia.

Quanto ai numeri dei malati in fase terminale, il dottor Flocco ha evidenziato come si tratti di cifre elevate, in rapporto alla popolazione. Pazienti non solo oncologici, ma anche cronici, non più suscettibili di cure attive. E, soprattutto, non solo pazienti in età avanzata, ma perfino persone in un’età piuttosto  precoce e, purtroppo, anche in età pediatrica. Esiste, infatti, una rete parallela di cure palliative pediatriche.

Pasquale

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