HomeMEDIA E TECNOLOGIAScuola e lavoro: non c’è tecnologia senza matematica

Scuola e lavoro: non c’è tecnologia senza matematica

Investire sulle materie STEM è fondamentale per far ripartire la nostra economia e per creare i professionisti del domani


Sembra finita l’era degli studi umanistici, delle scienze social, della filosofia. Il futuro è tutto ciò che è scienza, tecnologia, matematica. Lo dicono i numeri, lo dicono gli esperti di economia. Lo dice, adesso, anche la scuola. Negli ultimi anni sono infatti triplicati gli istituti superiori con indirizzo tecnologico e digitale o i licei che guardano alle scienze applicate, alla matematica e alla fisica. Negli ultimi anni è nata addirittura una nuova materia, lo STEM, sigla che sta per science, technology, engineering and mathematics.

Per questo la Fondazione CDP ha deciso di stanziare un fondo di 3 milioni di euro, dal nome “Strumenti per crescere” destinati proprio a formare le nuove generazioni, nell’ottica di creare i professionisti del domani ma soprattutto per contribuire a colmare il divario tra nord e sud. Un divario ancora troppo forte in termini di occupazione, di formazione e di lavoro. “Invertire questa rotta è un dovere civile – ha spiegato uno dei protagonisti del progetto Marco Rossi Doria – come dice l’art. 3 della Costituzione e una spinta alla coesione e allo sviluppo sostenibile, che è fondato sulla conoscenza diffusa”.

Investire nel digitale, nell’informatica, nella tecnologia vuol dire soprattutto investire sul lavoro. Le occupazioni del domani sono infatti al 90% proprio in questo settore. Tra queste ce n’è una che unisce tutte e tre le componenti: il gaming. L’industria del gioco e dell’intrattenimento, così come quella del gambling, offre lavoro a esperti di informatica, programmatori, esperti di grafica, matematici. Admiral Gaming Network, azienda del gruppo Novomatic che gestisce la piattaforma AdmiralBet, è una delle aziende che maggiormente investe nel settore delle risorse umane per individuare e selezionare i migliori talenti esperti in grafica, matematica, analisi dati e esperti del suono. In Italia ha creato un hub digitale in Emilia Romagna, dove profili giovani e qualificati lavorano allo sviluppo di nuovi titoli da lanciare sul mercato e all’update dei giochi che hanno fatto la storia della filiera.

Dal gaming al marketing, poi il passo è breve. Quest’ultimo ambiente economico è quello tra i più in crescita negli ultimi anni e si basa proprio sull’interrelazione di esperti di social media managing e di comunicazione, di indicizzazione e di economia. Materie e settori su cui in giro per il mondo hanno già iniziato ad investire mentre in Italia, come spesso accade, si arranca. Ma le cose possono ancora cambiare: in ballo c’è il futuro delle nuove generazioni.

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