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Isernia, negato il diritto alla salute. Anche il Pd vuole la testa di Florenzano

Pediatria a rischio, Medicina nucleare chiusa da marzo, gli eterni problemi di personale al Pronto Soccorso, la Neurologia che non c’è più: la federazione provinciale Dem alza il tiro contro il commissario Toma e il direttore generale Asrem


ISERNIA. Dura reprimenda del Pd contro la gestione sanitaria a Isernia. La Federazione provinciale di Isernia denuncia lo smantellamento progressivo dei reparti dell’ospedale Veneziale, da anni impoverito da provvedimenti politici e commissariali che ne hanno notevolmente ridotto la qualità, oltre che la quantità dei servizi.

Pediatria e Punto Nascita a rischio, Medicina nucleare chiusa da marzo, gli eterni problemi di personale al Pronto Soccorso, la Neurologia che non c’è più. Tanti i disagi patiti dall’utenza che fa ricorso alla sanità pubblica. Di qui la presa di posizione Dem, che – dopo l’amministrazione comunale di Isernia, a guida centrosinistra – chiede la testa del direttore generale Asrem, Oreste Florenzano.

“A Isernia non nasceranno più gli isernini – si legge nella nota della Federazione – La scure dei tagli ai servizi all’ospedale civile ‘Ferdinando Veneziale’, infatti, non si ferma e, con ritmo incalzante da 20 anni, non risparmia neppure gli ‘organi vitali’ del nosocomio. E così, nel 2022, è la volta dell’Unità operativa di Pediatria che, in una condizione di grave carenza di medici e senza valide soluzioni prospettate dall’Asrem, ha le ore contate. Va da sé che, con la chiusura di tale presidio, si trascinerà anche il Punto Nascita, mortificando così uno degli ultimi motivi di orgoglio che ci era rimasto, per poter almeno dire: “Sono nato a Isernia”. A tal proposito, ci chiediamo fino a quando si continuerà ad abusare della pazienza dei cittadini e delle istituzioni, fino a quando si continuerà a non prendere debitamente sul serio il fattore tempo, elemento decisivo per la tutela del diritto fondamentale alla salute, fino a che punto può arrivare tale scellerata inerzia nelle decisioni sulla sanità pubblica?”.

“Per questo – scrivono i Dem in una nota – la Federazione di Isernia chiede al presidente della Regione, nonché commissario alla Sanità, la revoca dell’incarico del direttore generale dell’Azienda sanitaria regionale del Molise. Non sono più rinviabili scelte che vadano finalmente in una direzione diversa, che pongano al centro per davvero il bene primario della salute, che non si sottraggano più a quanto da tempo è necessario fare con tempestività, serietà, responsabilità e coraggio per la nostra comunità. L’attuale situazione dell’Unità operativa di Pediatria è solo l’ulteriore conseguenza di una serie di scelte scellerate che, invece di attirare i medici, fungono da repellente. Il test dei test è stato sicuramente l’emergenza Covid: tutti i nervi, ovvero le debolezze della nostra sanità, sono state scoperte. Risultato? Purtroppo tanti morti, affannosa gestione della pandemia, unica regione senza un centro Covid, senza dimenticare la chiusura, all’inizio dello scorso marzo, della Medicina nucleare dell’ospedale ‘Veneziale’, la gravissima carenza di personale al Pronto soccorso di Isernia, il mancato rinnovo della convenzione con l’Università ‘La Sapienza’ di Roma, che sta mettendo a rischio la sopravvivenza del corso di laurea in Infermieristica, con terribili conseguenze socio-economiche per la città. E inoltre, come se non fosse abbastanza, la mancata risoluzione della problematica legata alle reti di  emergenza–urgenza; la situazione di Emodinamica, la più efficiente della regione ma anche la più sguarnita di personale; l’assenza di Neurologia che è presente solo a Campobasso. Non serve altro per puntualizzare meglio la devastazione della sanità molisana”.

“Il direttore generale Asrem e il commissario alla Sanità non stanno dando risposte concrete – tuonano dal Pd – nonostante le continue, ma vane, rassicurazioni e le numerose rimostranze e le ancor più numerose proposte avanzate da questa Federazione e dai comitati civici in questi anni. Gli impegni presi pubblicamente a tutela della sanità pentra ad oggi sono totalmente disattesi. Altrettanto grave è il silenzio degli amministratori che rappresentano in Consiglio regionale la Provincia di Isernia ai quali, evidentemente, non interessa minimamente la difesa del diritto alla salute dei loro concittadini. Non c’è più tempo – concludono i Dem – bisogna urgentemente approntare una programmazione efficace, efficiente, coraggiosa, che metta finalmente al primo posto la salute anche in provincia di Isernia”.

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