Le congratulazioni dell’Università delle Generazioni di Domenico Lanciano
AGNONE. Congratulazioni da parte dell’Università delle Generazioni di Domenico Lanciano al giornalista agnonese Vittorio Labanca, classe 1960, insignito ieri dell’onorificenza di Cavaliere della Repubblica da parte del prefetto di Isernia, Gabriella Faramondi.
Alla premiazione era presente anche il sindaco di Agnone, Daniele Saia. Un riconoscimento meritato per diversi motivi, secondo Lanciano, che già l’Università delle Generazioni aveva elencato, ben dieci anni fa, il 9 luglio 2012 nel donargli l’ambìto ed originale ‘Premione di Agnone’.
Gli alti meriti sociali del giornalista agnonese sono adesso riconosciuti anche a livello nazionale e istituzionale, “specialmente – dichiara Lanciano – come permanente presidio della libera informazione in un territorio disagiato come le montagne dell’alto Molise, che, pure con le corrispondenze stampa, dimostrano di esistere giorno dopo giorno per rivendicare i propri diritti e la propria dignità, oltre all’evidenza dovuta per l’ordinaria cronaca di vita sociale”.
Da sempre ‘giornalista vocazionale’, già da studente era solito inviare a periodici molisani e nazionali le proprie corrispondenze da Agnone, fin quando, nel 1990, non ebbe modo di ottenere l’iscrizione all’Ordine dei Giornalisti collaborando con il Corriere del Molise e con altri network. Dal 1991 è direttore responsabile del mensile ‘L’Eco dell’Alto Molise’, una delle testate regionali più longeve e puntuali, mentre da qualche anno è vice direttore di www.amolivenews.it, giornale web creato assieme a Fabrizio Fusco. Dopo quasi cinquanta anni di presenza giornalistica, la sua firma è adesso patrimonio di larga parte della stampa molisana, poiché ha collaborato quotidianamente con numerose testate e più a lungo con la pagina Molise de ‘Il Tempo’, con ‘Primo Piano Molise’ e con ‘Il Quotidiano del Molise’.
Sempre disponibile a prestare, comunque, la sua penna e la sua voce, ancora adesso, con emittenti radiofoniche e televisive regionali, come cronista vanta alcuni premi e scoop anche nazionali e un archivio storico-sociale tra i più copiosi e importanti del Molise e dintorni. Non meno preziosa è la sua fotografia sociale, curata fin da quando era ragazzo. In entrambi i casi, come giornalista e come libero fotografo di comunità, egli rappresenta una delle più pregevoli memorie storiche di questi ultimi cinquanta anni, in particolare in alto Molise. E tutto questo avviene sulla scia di una tradizione familiare che risale al nonno Federico, al prozio Vincenzo (tra i fondatori del ‘Corriere della Sera’) e al padre Sergio Emanuele (medico, fondatore e direttore di ‘Molise Sport’). La tradizione continua pure adesso con Francesca, la giovanissima figlia di Vittorio. “Bisogna, quindi, considerare quello del Quirinale – conclude Lanciano – anche come riconoscimento a un’intera dinastia di giornalisti”.