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Al servizio dello Stato e dei cittadini da 208 anni: la festa dei carabinieri a Isernia

Anche nel capoluogo pentro è stato celebrato l’anniversario della fondazione dell’Arma, alla presenza delle massime autorità civili, militari e religiose. GUARDA LA DIRETTA


ISERNIA. Da 208 anni al fianco dei cittadini, ogni giorno. Anche Isernia oggi ha celebrato la fondazione dell’Arma dei Carabinieri. La cerimonia si è tenuta in piazza Andrea d’Isernia, alla presenza delle autorità civili, militari e religiose. “Noi – ha tra l’altro sottolineato nel suo discorso il colonnello Vincenzo Maresca, comandante provinciale dell’Arma – non esercitiamo una professione od un mestiere, né svolgiamo un lavoro. Siamo semplicemente dei servitori dello Stato. Il servitore dello Stato non si chiede se ciò che deve fare gli compete. Lo fa e basta. A tal proposito, ricordo un episodio accaduto nel lontano 1849, durante la disastrosa disfatta a Novara, quando il Maggiore Negri di Sanfront, Comandante degli Squadroni Carabinieri, rifiuta di ritirarsi senza combattere, e così risponde al suo Superiore: ‘Generale, per andare ad affrontare il nemico basta un solo cenno, ma per tornare indietro c’è bisogno di un ordine’. È questo il coraggio del quotidiano, quello di prendere decisioni o assumersi responsabilità, con l’intima convinzione di servire sempre e comunque i concittadini”.

“Questa è la nostra missione da 208 anni – ha rimarcato il colonnello Maresca – Lo abbiamo fatto anche in questi difficili ultimi due, nei quali tutta l’Arma dei Carabinieri e le sue specialità hanno affrontato l’epidemia ancora in corso, pagando, come le altre Forze di Polizia, un troppo grande tributo in termini di vite umane. Nelle prime più cruente e incerte fasi del contagio, sono stati innumerevoli gli episodi di piccoli quotidiani eroismi che hanno visto protagonisti i Carabinieri, nessuno ha titubato nell’effettuare controlli su strada, nelle strutture sanitarie o nei luoghi di assembramento, tutti hanno fornito un determinante contributo al contenimento della pandemia e, con ogni probabilità, se oggi siamo qui riuniti, lo dobbiamo un po’ a chi purtroppo, per donarci sprazzi di libertà, ci ha rimesso la vita”.

Poi il comandante provinciale è passato, come consuetudine in questo giorno, a illustrare i dati statistici dell’Arma, ma “ritengo che i freddi numeri non diano la giusta percezione dell’attività svolta; se l’Arma ha compiuto il suo dovere in questa Provincia non è giudizio che spetta a me, ma ai cittadini”, ha detto Maresca. “Vorrei solo sottolineare che i Carabinieri negli ultimi 12 mesi hanno controllato quasi 60.000 persone e 40.000 veicoli; perseguito 1857 delitti di cui 800 li hanno scoperti, quindi ben il 43%; deferito 940 persone e arrestate 44”.

“Un bene comune come la sicurezza, però, può essere garantito solo con un impegno corale, che accomuni cittadini e organi preposti – ha ricordato il comandante provinciale. “Gli sforzi dell’Arma sono fondamentali, ma la tutela e il mantenimento della sicurezza non possono prescindere da interventi di prevenzione sociale e riqualificazione urbana, finalizzati a determinare condizioni sociali complessive che inibiscano la commissione di reati. Infatti, è sicuramente migliore la percezione di sicurezza in quelle località ove viene dedicata più attenzione ai servizi sociali, agli arredi urbani, all’illuminazione pubblica e anche agli ormai fondamentali sistemi di videosorveglianza”.

“I Carabinieri – in più di due secoli – hanno accompagnato gli italiani nella costruzione dell’identità della Nazione e devono impegnarsi ad essere la sicurezza tranquilla del Paese.
L’Arma, così come immaginata dai fondatori, deve continuare ad essere un punto di riferimento imprescindibile per la nostra società; proiettata si ad un futuro sempre più tecnologico, ma con le radici ben salde e ancorate ad un glorioso passato. Dobbiamo meritare la fiducia che in questa provincia sento forte e sincera”, ha dichiarato il colonnello Maresca. “A noi compete difendere la dignità del popolo, dell’Arma e dell’Italia e far prevalere sempre la forza della ragione, la forza delle leggi su ogni prevaricazione”.

“Questo – ha detto infine il comandate provinciale – è il mio auspicio per il nostro anniversario, con l’intima convinzione che ci saranno giorni sempre più splendenti per l’Arma dei Carabinieri e per la Nazione più bella del mondo”.

La cerimonia si è chiusa con la consegna dei riconoscimenti ai militari che si sono particolarmente distinti per il loro lavoro.

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