Coronavirus, l’Istituto Zooprofilattico di Abruzzo e Molise diventa Centro di referenza Fao

Importante riconoscimento internazionale da parte dell’ Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura

TERAMO. Riconoscimento internazionale per l’Istituto Zooprofilattico di Abruzzo e Molise, nominato centro di referenza Fao per i coronavirus zoonotici.

L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, ha valutato positivamente l’expertise scientifica dei due Istituti Zooprofilattici italiani confermandoli poli di eccellenza per la ricerca biomedica e la sanità pubblica veterinaria.

Il Centro di Referenza Fao per i coronavirus zoonotici è stato assegnato per un periodo di quattro anni, sotto la direzione di Francesco Bonfante, veterinario dirigente e responsabile del Laboratorio ricerca modelli animali presso la SCS6 Virologia speciale e sperimentazione dell’IzsVe. Il vicedirettore del Centro di Referenza è Alessio Lorusso, veterinario dirigente del reparto Virologia e Colture Cellulari dell’Izs di Teramo.

Grazie alla sua organizzazione, al know-how, alla disponibilità di laboratori specializzati e infrastrutture informatiche capaci di gestire al meglio le operazioni di ricezione, analisi e refertazione dei campioni, l’Izs dell’Abruzzo e del Molise è stato operativo nella lotta contro la pandemia sin dall’inizio dell’emergenza, da marzo del 2020. L’Istituto di Teramo ha investito subito nell’acquisto di strumenti altamente tecnologici, si è dotato di un nuovo laboratorio ad alto contenimento biologico e ha svolto oltre il 60% dell’intera attività analitica della Regione Abruzzo, arrivando a processare 4.500 campioni al giorno. Contestualmente ha portato avanti attività di ricerca su più fronti come il sequenziamento del genoma del virus mediante metodiche di nuova generazione (NGS) che, a fine 2020, ha permesso di rilevare la cosiddetta variante inglese, quella brasiliana e consente il monitoraggio costante delle mutazioni di rilevanza clinica ed epidemiologica.