Incidente a Vercelli, muore giovane isernino: conducente positivo a cocaina arrestato per omicidio stradale

La Lancia Y su cui viaggiavano i tre ragazzi deceduti

Svolta nelle indagini sulla strage di giovanissimi che, all’alba di domenica, è costata la vita a due ragazzi di 17 anni di Biella e a uno di 22, Carmine Marotta, originario del capoluogo pentro


BIELLA-ISERNIA. È stato arrestato per omicidio stradale il giovane di 29 anni di Biella, di origine ecuadoriana, che al volante di una Bmw è stato coinvolto nello scontro costato la vita a tre giovanissimi a Busonengo, nel Vercellese. I ragazzi, Raffaele Petrillo e Alessandro Messina,17 anni, di Biella, e Carmine Marotta, 22enne originario di Isernia, non ce l’hanno fatta; un quarto giovane, Stefano Tiani, di 21 anni, è ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Novara. Il 29enne è risultato positivo alla cocaina ed è indagato per omicidio stradale plurimo.

Lo scontro fra la Bmw e la Y su cui viaggiavano i quattro ragazzi biellesi è stato frontale, ma le cause dell’incidente non sono ancora chiare: fra le ipotesi c’è anche quella di un’inversione di marcia della Bmw oppure di un testa-coda. Le vittime stavano rientrando a casa dopo una serata alla discoteca Globo di Borgo Vercelli. Al volante della Y sulla quale viaggiavano c’era Stefano, unico superstite, al momento in prognosi riservata. Tutti e quattro i ragazzi abitavano in regione Croce nel quartiere di Biella Chiavazza, dove risiede anche il giovane arrestato per omicidio stradale, che lavora in un supermercato ma che avrebbe anche un appartamento a Vercelli.

Regione Croce, zona di case popolari, è da due giorni sotto choc. Anche una donna del rione ha trascorso sabato notte al Globo, con due amiche, per un compleanno. “Fossimo passate dieci minuti prima poteva toccare a noi”, spiega a La Stampa. Conosceva Marotta fin dall’asilo, il marito lavora con il padre di Petrillo. E scatta l’amarezza per una zona “in cui per i giovani non c’è niente”, dove si è costretti a un viaggio di 50 chilometri per trovare una discoteca, per non passare il tempo sul muretto o nei parchi. “Senza niente da fare – spiegano i residenti di regione Croce –, presto arrivano gli spinelli. Possibile che nessuno lo capisca? Se i giovani non hanno modo di divertirsi spuntano i problemi. Biella è una città di vecchi, dove basta un po’ di musica perché vengano chiamati i carabinieri”.