HomeEVIDENZARaddoppio ferroviario, Lamorgese: “Fondamentale far sentire la presenza dello Stato”

Raddoppio ferroviario, Lamorgese: “Fondamentale far sentire la presenza dello Stato”

Il ministro dell’Interno a Termoli per la firma del protocollo di legalità per la realizzazione della Termoli-Lesina


TERMOLI. “Fondamentale far sentire la presenza dello Stato in un momento così importante per il nostro Paese”. Lo ha sottolineato il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, arrivata questo pomeriggio a Termoli per la sottoscrizione del ‘Protocollo di legalità per la realizzazione del raddoppio della linea ferroviaria Pescara–Bari, nella tratta Termoli – Lesina’.

Provvedimento che riguarderà il contrasto ai tentativi di infiltrazione delle organizzazioni criminali legati all’appalto dei lavori per il raddoppio della linea ferroviaria Termoli-Lesina, di recente appaltati per 437 milioni di euro.

A firmarlo il ministero dell’Interno, la prefettura di Campobasso, la prefettura di Foggia, Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) e le organizzazioni sindacali di categoria. Obiettivo prevenire e contrastare i tentativi di infiltrazioni della criminalità organizzata in materia di appalti, servizi e forniture pubbliche.

Il documento – siglato dalla ministra Luciana Lamorgese, dall’amministratrice di RFI Vera Fiorani, dal prefetto di Campobasso Francesco Antonio Cappetta e da quello di Foggia Carmine Esposito – riguarderà tutta la filiera delle imprese affidatarie dei lavori che a qualunque titolo saranno impegnate nella realizzazione dell’opera. Presenti alla firma il presidente della Regione Molise Donato Toma e l’assessore Trasporti e Mobilità sostenibile della Regione Puglia Anna Maurodinoia.

Il protocollo nello specifico prevede la collaborazione fra le Prefetture RFI per vigilare sul pieno rispetto della legalità nei contratti pubblici, sviluppando, in aggiunta agli standard richiesti dalla normativa, ulteriori e ancora più stringenti forme di controllo, scambio di informazioni e procedure che ne garantiscano la trasparenza.

L’attività rientra fra le iniziative intraprese dal Gruppo Ferrovie dello Stato italiane, con il coordinamento della Direzione centrale protezione aziendale, per tutelare la realizzazione di opere e la prestazione di servizi di interesse pubblico da ogni tentativo di infiltrazione da parte della criminalità organizzata.

Il tratto ferroviario Termoli – Lesina, che interessa le Regioni Molise e la Regione Puglia, è il solo tratto ancora a binario unico (circa km 33) della Direttrice ferroviaria Adriatica Bologna-Lecce. Il progetto prevede la realizzazione di una nuova linea a doppio binario, parte in affiancamento e parte in variante.

Esso consentirà di incrementare la capacità e la regolarità del traffico ferroviario su tutta la Direttrice Adriatica, con una riduzione dei tempi di percorrenza di circa 40 minuti tra Bologna e Bari e di circa 60 minuti fino a Lecce.

L’investimento complessivo per l’intero progetto di raddoppio dei 33 chilometri della Termoli–Lesina è di 700 milioni di euro.

“Con il completamento del raddoppio di binario tra Termoli e Lesina, opera strategica per la mobilità del Paese, si passerà dagli attuali 80 treni al giorno a circa 200″, ha evidenziato l’amministratrice delegata di RFI Vera Fiorani. “L’intervento consentirà di aumentare anche il traffico merci e di accorciare ulteriormente le distanze tra il Nord e il Sud del Paese. I lavori per il lotto Ripalta-Lesina partiranno verso metà luglio, al termine della bonifica degli ordigni bellici attualmente in corso. Il lotto si concluderà nel 2025. Per il lotto Termoli-Ripalta siamo in attesa delle indicazioni del Tar in merito all’interdittiva antimafia nei riguardi di un’azienda che si è aggiudicata l’appalto. Il Tribunale ha nominato un Commissario e siamo in attesa di conoscere le valutazioni di merito per poter procedere eventualmente con la stipula del contratto e la consegna delle prestazioni. Se ci saranno le condizioni contiamo di ultimare l’opera entro il 2027. Questo protocollo è una bandiera del nostro percorso”.

“Un’occasione unica, quella rappresentata dalla nuova tratta – ha inveceevidenziato Lamorgese – Importante per ciò che attiene i controlli che verranno effettuati in materia di antimafia per garantire la correttezza delle procedure”.

“I protocolli lasciano il tempo che trovano – ha evidenziato il ministro nel corso dell’incontro nella sala consiliare del Comune – Per essere valido deve essere seguito. Ci vuole un impegno da parte di tutti per metterlo in pratica e avere la garanzia che le risorse finiscano nelle mani giuste e schermate dalla criminalità organizzata”.

La Regione Molise, come ha ricordato il presidente Toma, in questi anni ha sempre espresso una posizione chiara e decisa: l’opera deve essere realizzata nel rispetto dell’assetto territoriale attuale e con soluzioni che riducano l’impatto ambientale.

Oltre al raddoppio della linea ferroviaria Bologna-Lecce, il governatore si è soffermato su altre opere infrastrutturali che riguardano la mobilità ferroviaria, stradale e portuale: corridoio adriatico e alta velocità, miglioramento della rete stradale della dorsale adriatica, a partire dal raddoppio dell’A 14, elettrificazione della Linea Roccaravindola-Campobasso, i cui lavori sono in fase avanzata, quattro corsie San Vittore-Termoli, per la quale esistono le risorse per la progettazione, inserimento del Porto marittimo di Termoli all’interno del sistema dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale.

Dopo la firma del protocollo di legalità, il ministro dell’Interno ha partecipato, presso il Cinema Sant’Antonio, alla presentazione del progetto ‘Stop cyberbullismo’. Lamorgese ha poi premiato gli studenti vincitori del concorso ‘Uno spot per difenderci dal cyberbullismo.

Dal ministro l’appello ai giovani: “Denunciate i casi di bullismo e cyberbullismo”.

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