Toma bis, Di Lucente punge Tartaglione: “Dica chi è il candidato di Forza Italia, basta prese in giro”

Il consigliere delegato alla Digitalizzazione sempre più vicino all’Udc, ma lavora alla costruzione di un terzo polo di centro. Riposizionamenti in vista per gran parte del centrodestra in regione


di Pasquale Bartolomeo

CAMPOBASSO. Andrea Di Lucente non ci gira intorno: sulla ricandidatura di Toma, le dichiarazioni della coordinatrice regionale di Forza Italia, Annaelsa Tartaglione, sono “l’ennesima presa in giro dell’onorevole”.

Il consigliere regionale dei Popolari, al lavoro da tempo insieme al presidente del Consiglio Salvatore Micone per la costruzione di un terzo polo di centro, lancia un guanto di sfida a Fi e alla deputata-coordinatrice: “Lei deve deve dire chi sarà il candidato alle prossime regionali di Forza Italia. Donato (Toma, ndr) sa bene qual è il mio pensiero, ma ora tocca a Forza Italia. Penso non sia giusto per gli elettori, ma neanche per chi deve costruire delle liste, sapere chi sia il candidato presidente l’ultimo mese. Le campagne elettorali vanno costruite per bene, coinvolgendo persone. Quindi, chi deve costruire delle liste deve poter dire a un eventuale candidato consigliere chi è il candidato presidente. Spero che Annaelsa Tartaglione sciolga i suoi dubbi personali e quelli del suo partito, perché dobbiamo capire in che direzione andare tutti quanti insieme”.

IN ALTO LA VIDEOINTERVISTA A DI LUCENTE

Il consigliere con delega alla Digitalizzazione non nega un certo flirt, come da ricostruzioni di stampa, con l’Udc di Lorenzo Cesa, di recente incontrato a Roma, per due volte, insieme a Micone. “Con Cesa – spiega – ho un rapporto di vecchia data, di stima reciproca. Ci siamo visti più volte, non solo ultimamente. Non vi nascondo che sono stato invitato a entrare nell’Udc e sto valutando la cosa, ma valutarla non significa avere la certezza. Sicuramente, ci deve essere alle spalle un progetto e questo non deve essere soltanto specifico per le regionali, ma  più ampio. Già il fatto di parlare di questo centro, fatto dall’Udc, dai Popolari, dal gruppo di Mastella e da Italia Viva, vuol dire che intorno a tale gruppo di persone può nascere qualcosa di buono, che dia una spinta e una nuova linfa alla regione”. 

Riposizionamenti in arrivo, insomma, per una parte importante del centrodestra. Da tempo vicino a Micone e Di Lucente viene considerato anche il consigliere di Fi Armandino D’Egidio, che potrebbe lasciare gli azzurri e aderire, a sua volta, al nuovo polo di centro insieme ad altri sindaci e amministratori, considerati vicini all’ex sindaco di Vastogirardi e al presidente del Consiglio regionale. Resta invece incerta la posizione dell’assessore regionale Mena Calenda, eletta in regione con Fi e al Comune di Isernia proprio con l’Udc. Considerando poi che Orgoglio Molise, la lista di Vincenzo Cotugno e Gianluca Cefaratti, quasi certamente non sarà più ripresentata, anche l’assessore alla Cultura e l’ex sindaco di Campodipietra potrebbero presto cercare casa. Il primo, visti i rapporti non più idilliaci con il cognato europarlamentare Aldo Patriciello, potrebbe addirittura tentare il salto nella Lega; il secondo, invece, è dato dai rumors per vicino ai Popolari di Vincenzo Niro.