Sono stati fermati dalla Polizia al porto di San Benedetto del Tronto, dove si erano recati per esprimere il proprio dissenso nei confronti dei pescatori marchigiani
TERMOLI/SAN BENEDETTO DEL TRONTO. In auto avevano 5 bottigliette riempite di gasolio e per la Polizia volevano gettare il liquido sulle cassette di pesce scaricate sulla banchina, per rendere invendibile il pescato. Per questo sono finiti nei guai tre pescatori di Termoli in trasferta a San Benedetto del Tronto.
La sera del 6 giugno scorso, ricorda la questura di Ascoli, si sono presentati al porto circa 50 pescatori provenienti dall’Abruzzo, Molise e Puglia con intenzioni di esprimere il loro dissenso nei confronti della marineria sambenedettese per richiamarla alla compattezza dell’intero comparto, sull’opportunità o meno di tornare in mare.
Durante i servizi preventivi, svolti al casello del porto verso le 20.30 è stata fermata un’auto con tre uomini provenienti da Termoli, palesemente diretti al porto, trovati in possesso, nel bagagliaio di 5 bottigliette di acqua da mezzo litro riempite con gasolio con il verosimile intento di sversare il liquido sulle cassette di pesce scaricate sulla banchina e renderli invendibili.
A carico dei molisani oltre agli sviluppi penali, sono state emesse delle misure di prevenzione personali da parte del Questore di Ascoli Piceno e specificatamente nel divieto di non far più rientro a San Benedetto per 3 anni.
