HomeNotiziePOLITICA & ATTUALITA'Bollette dell’acqua, Testa tuona: “Ora anche il primo quadrimestre 2022, un furto”

Bollette dell’acqua, Testa tuona: “Ora anche il primo quadrimestre 2022, un furto”

L’esponente leghista lamenta l’aumento delle tariffe a livello astronomico e l’accavallarsi dei pagamenti con gli anni 2020-21


ISERNIA. Stefano Testa non usa mezzi termini e parla addirittura di “furto”. L’esponente isernino della Lega tuona contro l’arrivo, in questi giorni, delle bollette dell’acqua del primo quadrimestre 2022, che fanno seguito a quelle cumulative gli anni 2020-21, finite al centro delle polemiche. Testa pubblica una bolletta sul suo profilo Facebook relativa all’utilizzo dell’acqua da parte di una persona in un appartamento di 100mq: oltre 140 euro, che equivale a una media di circa 500 euro l’anno.

“Tariffe da capogiro – tuona – Chi di dovere si faccia un esame di coscienza. Altro che politiche sociali del centrosinistra. In un momento del genere, con il carovita che attanaglia tutti per il conflitto bellico nel cuore dell’Europa, si inviano queste bollette facendole accavallare, peraltro, con le rate di quanto inviato poche settimane fa per i due anni appena trascorsi. Questa sarebbe l’amministrazione vicina ai cittadini?”.

Stefano Testa

Interrogativi fin troppo retorici, visto che quando si tocca la tasca non c’è colore politico che tenga. Con l’aumento del costo dell’energia anche l’acqua a Isernia finisce per toccare quasi 2 euro al metro cubo. E quello dei ruoli idrici si tra trasformando in un autentico campo minato, per l’amministrazione Castrataro. Dopo il salasso, così definito da più parti, del cumulo degli anni 2020-21 in un’unica bolletta (rateizzabile in sei mesi), finito al centro delle polemiche dopo l’intervento delle associazioni Fiadel, Caponnetto e del Partito comunista dei lavoratori, che invitavano i cittadini a fare ricorso contro il meccanismo di calcolo, ancor più rumore ha fatto la presa di posizione del segretario della Federazione provinciale di Isernia del Pd, Luciano Sposato. Questi ha pubblicamente invitato il sindaco Piero Castarataro e la sua Giunta a fare un passo indietro, disconoscendo tale modo di fare politica rispetto al ‘modus operandi’ sul sociale che costituisce il Dna del centrosinistra.

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