HomeNotiziePOLITICA & ATTUALITA'Confcooperative Sanità, nomina per Quintiliano Chiacchiari nel Consiglio direttivo nazionale

Confcooperative Sanità, nomina per Quintiliano Chiacchiari nel Consiglio direttivo nazionale

L’importante riconoscimento durante l’assemblea in svolgimento a Roma


ROMA/ISERNIA. Prestigiosa nomina per il molisano Quintiliano Chiacchiari designato, durante l’assemblea nazionale in svolgimento a Roma, nel Consiglio direttivo nazionale di Confcooperative Sanità.

Chiacchiari è socio fondatore della C.S.S. Cooperativa Sociale che gestisce, direttamente o in consorzio con altre cooperative, in Molise e in numerose regioni d’Italia il servizio di assistenza domiciliare infermieristica per conto delle ASL, oltre alla gestione diretta di un ragguardevole numero di case di riposo, comunità alloggio, hospice e il servizio assistenza scolastica ai diversamente abili. Già da numerosi anni nel Direttivo regionale di Confcooperative Molise, il Presidente della Css ha ottenuto un riconoscimento importante e di peso in ambito nazionale.

Egli rappresenterà dunque il Molise in questo organismo per quanto concerne la rappresentanza, tutela e promozione delle Cooperative operanti nell’ambito della sanità, delle società di mutuo soccorso e delle imprese sociali di settore. La Federazione, inoltre, determina le linee politico sindacali ed organizzative del settore sanità e svolge un’azione di tutela, dei propri rappresentati, nei confronti delle Istituzioni, delle altre organizzazioni operanti nello stesso settore, nonché di enti ed organismi nazionali e comunitari.

“Sono onorato di questa nomina – ha dichiarato Quintiliano Chiacchiari – e ho intenzione di rappresentare il Molise al meglio. È la regione dove sono nato, dove vivo e dove ho scelto di investire e sicuramente è una delle regioni che, a livello sanitario, ha più bisogno di essere aiutata e supportata. È necessario, inoltre, che in tutta Italia si riequilibri la gestione dei pazienti non autosufficienti. Basti pensare che solo l’8% delle residenze sociosanitarie sono al Sud, il 67% al Nord e il resto al Centro. È fondamentale che la spesa dei servizi di welfare venga ripartita in maniera più equa e l’erogazione degli stessi sia proporzionale rispetto alla domanda. Il problema non è tanto un aumento della spesa sanitaria, ma un riparto della spesa in base alle reali necessità dei territori. Il mio impegno sarà in questa direzione. Vorrei che il ‘mio’ Molise – ha concluso – possa davvero raggiungere ottimi risultati per quanto concerne l’assistenza sanitaria e, di conseguenza, la qualità della vita”.

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