Delitto Romina, il verdetto del Riesame: l’omicida reo confesso resta in carcere

Foto Corriere.it
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Respinta l’istanza con cui erano state chieste misure meno afflittive. Per i giudici Pietro Ialongo non può stare ai domiciliari


FROSINONE/CERRO AL VOLTURNO Il Riesame ha emesso il suo verdetto: Pietro Ialongo resta in carcere. Respinta l’istanza con cui erano state chieste misure meno afflittive per il 38enne molisano arrestato lo scorso 3 maggio, dopo aver confessato l’omicidio della sua ex, Romina De Cesare, nella casa in cui vivevano nel centro storico di Frosinone.

Pesanti le accuse a suo carico: omicidio volontario aggravato dalla coabitazione e stalking.

“Il tribunale – ha spiegato il legale di Ialongo, Vincenzo Mercolino – ha ritenuto, come già aveva fatto il gidp nell’ordinanza, che ci siano esigenze cautelari che non sono tutelabili con gli arresti domiciliari, neppure con l’ausilio del braccialetto elettronico, tra le quali il pericolo di fuga e la reiterazione del reato”.

Ai giudici del Tribunale della Libertà il legale molisano aveva formalizzato essenzialmente due istanze: il trasferimento di Ialongo in una Rems, la residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza riservata agli autori di reati affetti da disturbi mentali o sociali pericolosi, oppure gli arresti domiciliari presso un’abitazione di proprietà di famiglia, che per motivi di opportunità non è ubicata a Cerro al Volturno, dove vivono anche i familiari della vittima.

Ora il legale chiederà di fare nuove indagini difensive, ascoltando alcune persone per ricostruire meglio gli antefatti. Se emergerà qualcosa, chiederà l’ammissione dei testi in un nuovo incidente probatorio.