HomeNotizieCULTURA & SPETTACOLIArte e territorio, Marzia Lamelza illustra l’identità molisana

Arte e territorio, Marzia Lamelza illustra l’identità molisana

La graphic designer termolese è protagonista di una mostra a piazzetta Palombo nel contesto del Corpus Domini. Curata con Alessia Mendozzi e Paolo Pasquale, l’iniziativa è un omaggio ad alcune tradizioni e monumenti regionali.


di Maurizio Cavaliere

Tra le diverse mostre fotografiche e artistiche che accompagnano il Corpus Domini della ripartenza sociale della città, ce ne sono due che omaggiano protagonisti e luoghi campobassani e del Molise. Quelle itinerante che vede alcuni fotografi guardare dall’interno la quotidianità di pub e trattorie coinvolge il capoluogo, quella allestita a piazzetta Palombo si rispecchia invece nella bellezza a volte nascosta dei paesi molisani, per ora non tutti. Quindici sono le illustrazioni grafiche realizzate da Marzia Lamelza che è una delle curatrici dell’iniziativa, insieme con Alessia Mendozzi e Paolo Pasquale.

L’idea è quella di rappresentare il Molise in maniera diversa: raccontarlo per provare a incuriosire i visitatori e magari condurli in quei luoghi anche fisicamente oltre che con la mente.

Le illustrazioni sono disseminate nei vari punti della piazza, sui muri, tra una bottega e l’altra, e devono essere spiegate a voce nell’itinerario e nella sostanza per poter essere capite. E qui intervengono gli organizzatori che rendono l’esperienza più chiara e interessante.

Singolari campanili, come quello di San Silvestro a Bagnoli del Trigno, che si incastra nella roccia, o quello che ‘rompe’ il caleidoscopio delle casette di Miranda, la processione notturna di San Pardo o quella degli incappucciati a Isernia, le ‘ndocce che squarciano la notte agnonese, la ‘pagliara’ emblema delle feste molisane d’inizio primavera (Lucito, Fossalto, Acquaviva Collecroce e Colle d’Anchise), l’angelo in volo a Vastogirardi, San Basso in versione pop, Rotello e la porta nel borgo, Sant’Anna con le spighe, icona di Jelsi, il brigante di Roccamandolfi, i ruderi della semi sconosciuta chiesa di San Nicola nella frazione Castiglione di Carovilli sono alcuni dei luoghi raffigurati e degli input per il turista, anche per quello di nicchia. E poi ci sono il Guerriero Sannita di Pietrabbondante e i Misteri del Corpus Domini, naturalmente, raffigurati con il Diavolo che giganteggia dietro al suo Mistero con tunzella, quello di Sant’Antonio Abate.

Col tempo saranno realizzate illustrazioni per tutto il territorio molisano, una per paese. Poi l’identità molisana sarà completa: colorata e percepibile anche nelle sue pieghe nascoste. Una mostra insomma non solo per i turisti del Corpus Domini ma anche per i molisani un po’ pigri: per spingerli a guardare meglio dentro casa propria e apprezzarne le caratteristiche e l’essenza che in parte ancora sfugge. La prossima illustrazione sarà realizzata dal vivo domani sera, sabato 18, alle 18. A piazzetta Palombo la termolese Marzia Lemelza, in arte Marzié, si accinge ad… arricchire l’opera.

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