CAMPOBASSO. Doveva andare avanti fino al 3 luglio, chiusa in anticipo la mostra di Antonio Pettinicchi, uno dei più grandi artisti del Molise, 60 tele dedicate all’Inferno di Dante allestite alla Gil.
“La causa dell’interruzione della mostra – ha spiegato il curatore Vincenzo Manocchio – è stata la rimozione dei teli oscuranti che hanno stravolto la bellissima configurazione della inedita esposizione, mettendo a rischio la sicurezza delle opere dall’entrata violenta dei raggi solari. La cosa triste è constatare che queste cose avvengano nelle sedi istituzionali preposte alla pianificazione e alla diffusione della cultura, Assessorato e Fondazione Cultura della Regione Molise. Ora finalmente i funzionari e i dirigenti dell’Assessorato potranno “lavorare in serenità” senza essere disturbati dalla mia voce e quella di Roberto Sacchetti durante le visite guidate alla mostra”.
“Pettinicchi esce di scena – ha concluso Manocchio – peccato, si continua ad arrecare danni alla cultura di questa regione, danni provocati soprattutto alle nuove generazioni private dalle possibilità di visitare la mostra di un grande artista molisano”.
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