HomeNotiziePOLITICA & ATTUALITA'Siccità, appello di Legambiente Molise: serve una riprogrammazione delle risorse idriche

Siccità, appello di Legambiente Molise: serve una riprogrammazione delle risorse idriche

L’associazione lancia una serie di proposte: “Bisogna cambiare l’approccio nei confronti di una crisi che prima di tutto è climatica”


CAMPOBASSO. “Serve una nuova programmazione delle risorse idriche regionali”. Lo sottolinea Legambiente Molise che lancia una serie di proposte per salvaguardare l’oro blu della regione.

“Serve cambiare l’approccio nei confronti di una crisi che prima di essere idrica è climatica per tutelare una risorsa non infinita – evidenzia l’associazione – La creazione della Grim, società nata per la gestione delle reti idriche cittadine e degli impianti di depurazione, è il primo passo per recepire le raccomandazioni riguardanti un uso sostenibile della risorsa idrica fatte dal Consiglio Europeo all’Italia all’interno del Pnrr. Raccomandazioni che valgono anche per il Molise, che deve assolutamente avviare un programma di utilizzo razionale ed efficiente dell’acqua.

Servono modelli di gestione della risorsa idrica adattati alla situazione climatica che stiamo vivendo”.

Ad avviso di Legambiente “fondamentale sarà il monitoraggio dello stato di salute dei nostri bacini lacustri, e la programmazione di azioni in grado di drenare, e in alcuni casi dirottare, il flusso di risorsa proveniente dalle acque meteoriche nei laghi. L’estate dello scorso anno ha messo in luce la crisi idrica vissuta dai bacini molisani. Anche se quest’anno la situazione sembra essere migliore considerando il livello attuale dei laghi, non bisogna dimenticare che stiamo registrando nei mesi di maggio e giugno temperature che normalmente abbiamo durante la seconda metà di luglio.

È fondamentale dotare la regione Molise di un piano per la realizzazione di laghetti collinari, invasi di origine artificiale, costituiti da un’opera di sbarramento realizzata lungo un corso d’acqua, che potrebbero alleggerire le sofferenza del mondo agricolo in momenti di crisi idrica come quello che stiamo vivendo.

Sono altresì noti i non trascurabili rischi inondativi di ampie aree basso-molisane e quelli attinenti alla desertificazione e salinizzazione di larghe fasce di territori pugliesi e molisani. A fronte del prelievo di risorsa interna, gli accordi interregionali dovrebbero imporre impegni alla Regione Puglia e al Consorzio della Capitanata per un uso sostenibile dell’acqua del Lago di Occhito.

È indispensabile programmare investimenti destinati ad un’attenta gestione delle acque in area urbana. Acqua che nell’epoca del cambiamento climatico necessita di non essere dispersa, attraverso la pianificazione nelle aree urbane di opere di raccolta congiunta delle acque sia in superficie che nel sottosuolo, e attraverso l’utilizzo nuovi sistemi di drenaggio urbano superficiali in grado di gestire localmente l’acqua piovana, ritardando il deflusso in fogna, creando serbatoi di stoccaggio dell’acqua in eccesso da utilizzare per la cura del verde delle città.

La corretta gestione della risorsa idrica porta con sé la realizzazione di un sistema di reti fognarie per le acque di scorrimento superficiale, da separare nettamente da quelle adduttrici delle acque reflue, per evitare i frequenti alluvionamenti che continuano a verificarsi nei centri abitati del Paese, non di rado con perdite di vite umane”.

Più letti

Il tombolo alla conquista del mondo: dalla Slovenia a Isernia per...

Sonja Bogataj e Meta Gregorac vengono dalla Idrija Lace School, la più grande e antica del mondo: sono state accolte dalle 'pizzigliare' del centro...
spot_img
spot_img
spot_img