Siccità e carenza idrica, Fanelli interroga Toma: progetto per portare l’acqua del Liscione in Puglia

Prevista la costruzione di una condotta di 10 chilometri. Chiesto di soddisfare prima il fabbisogno del Molise e poi quello di altre regioni


CAMPOBASSO. Siccità e carenza idrica, il capogruppo del Pd Micaela Fanelli ha presentato un’interrogazione urgente al governatore Donato Toma, per chiedere di riferire in aula sul progetto di captazione delle acque del Liscione in favore della Capitanata.

Il 9 febbraio 2021 il Consiglio regionale approvò all’unanimità la mozione a sua prima firma sulla gestione ed utilizzazione delle acque degli invasi Liscione ed Occhito, che impegnava il Presidente Toma a definire una programmazione idrica regionale, garantendo l’erogazione prioritariamente per i bisogni civili e produttivi del Molise e la cessione dell’acqua ad altre regioni solo dopo la garanzia di soddisfacimento del fabbisogno regionale. Mozione che impegnava anche a discutere in aula gli indirizzi della programmazione idrica regionale e a riferire in merito ad ogni trattativa riguardante tale programmazione, anche condotta da parte di altri soggetti del ‘sistema regionale’ quali i Consorzi o Molise Acque.

“Come troppo spesso è accaduto in questa legislatura – ha dichiarato Fanelli – gli impegni istituzionali assunti in Consiglio sono stati disattesi da Toma e dalla sua maggioranza di centrodestra, costringendoci, visto il pericolo, reale, di intaccare pericolosamente le nostre risorse idriche, a protocollare una interrogazione urgente in Consiglio, per “costringere” la Regione ad informare l’Aula – e di converso tutti i cittadini molisani – sugli ultimi sviluppi della trattativa con la Puglia, per la costruzione di una condotta di 10 chilometri che assicurerebbe acqua del Liscione alla Capitanata. Fatta salva la volontà di aiutare tutti, a patto di concedere, se esistente, il surplus di acqua, è però impensabile che il progetto di captazione prosegua violando gli obblighi di informazione al Consiglio, ma soprattutto che questo, unica istituzione regionale deputata alla programmazione, sia estromesso dalle sue funzioni statutarie”.

“Addirittura – ha aggiunto Fanelli – chiaramente senza informare nessuno, con delibera di Giunta regionale numero 165 del 3 giugno scorso ilpPresidente ha nominato un nuovo commissario del Consorzio di Bonifica unico Basso Molise con il compito di “seguire il progetto di realizzazione di un invaso per portare acqua dal Liscione alla Puglia”, mentre continuano i confronti della Regione Molise con la Regione Puglia, Capitanata e altri Enti coinvolti nella gestione dei nostri bacini idrici regionali”.

“Nell’interrogazione protocollata questa mattina – ha rimarcato ancora la dem – abbiamo dunque ricordato a Donato Toma che l’acqua ed i servizi idrici non devono essere l’oggetto di negoziati commerciali, ma di regole che definiscono e promuovono una valorizzazione e gestione dell’acqua sostenibile come bene comune e diritto umano universale. E che per affrontare e risolvere i problemi legati alla crisi idrica che sta colpendo anche il Molise, servono modelli di gestione diversa e soprattutto un patto regionale per l’acqua”.