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118 senza medici, Primiani: diritto alla salute a rischio. E porta il caso in Consiglio

L’esponente del 118 a palazzo D’Aimmo presenta una interrogazione in cui denuncia mancata chiarezza sulla questione. E propone l’avvio di nuovi corsi di formazione per il personale sanitario


CAMPOBASSO. fa ancora discutere il caso della demedicalizzazione del 118, specie alla luce delle ultime notizie circa le criticità nella postazione di Montegrappa a Campobasso, ossia la sede che effettua più interventi in Molise. Ed ecco che sulla questione interviene il consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle, Angelo Primiani, che lancia l’allarme sui rischi per il diritto alla salute dei cittadini e che presenta un’interrogazione in Consiglio.

“Nel Molise carente di personale medico, con i contagi in crescita e con una viabilità disastrata, il commissario alla Sanità e il direttore generale Asrem, in pochi giorni, hanno tagliato le Usca e stanno sottraendo medici alle principali postazioni del 118.

L’ultima di queste postazioni a rischio demedicalizzazione – afferma Primiani – sarebbe addirittura quella di Montegrappa a Campobasso: la sede che effettua più interventi di assistenza in Molise. Una decisione che se confermata, sarebbe al limite della follia soprattutto se aggiungiamo che, come abbiamo denunciato tempo fa, corrono lo stesso rischio anche le postazioni 118 di Sant’Elia a Pianisi, Cerro al Volturno e Castelmauro.

A questo aggiungiamo che in Molise il servizio d’emergenza è già soggetto a gravi criticità che in molti casi possono compromettere i livelli minimi di assistenza.

Di fronte a scelte che minano il diritto alla salute dei molisani, non siamo mai restati in silenzio e non lo faremo neanche questa volta.

Ho deciso di riportare il Consiglio regionale le falle della rete regionale dell’emergenza-urgenza, attraverso una interrogazione che vuole essere anche una denuncia di poca chiarezza; della mancata trasparenza che invece dovrebbe sorreggere qualsiasi decisione che incide sulla salute dei cittadini.

Sottrarre medici alle postazioni di 118 – ancora il pentastellato – sarebbe una scelta scellerata anche visti i tempi d’intervento aumentati negli anni. Non lo dico io, non lo dice il MoVimento 5 Stelle: già a novembre 2021 lo ha certificato il Tavolo tecnico che segue da anni la nostra sanità commissariata.

In Molise il tempo medio che intercorre tra una chiamata di soccorso e l’arrivo del primo mezzo disponibile è salita da 20 a quasi 30 minuti. Questo aspetto è fondamentale per comprendere quanto sia determinante la presenza di un medico nei punti di primo intervento per le patologie tempo-dipendenti. E se il problema è la carenza di personale, – prosegue Primiani – una soluzione può essere quella di rispettare l’accordo collettivo nazionale che impone alle aziende e alle Regioni di organizzare uno o più corsi per formare medici dell’emergenza sanitaria territoriale. In Molise, infatti, l’ultima formazione risale al 2019, è stata sospesa causa pandemia e non è mai più ripresa.

Per fare chiarezza su tutti questi aspetti e per chiedere interventi immediati, già lunedì prossimo in Consiglio regionale presenterò una interrogazione a mia prima firma.

Toma deve spiegare ai molisani – conclude – quali sono i motivi e i criteri seguiti per decidere di demedicalizzare le postazioni del 118 a partire dalla Montegrappa e quali provvedimenti intende adottare per risolvere la carenza dei medici in queste postazioni.

Ma deve anche spiegare perché sono aumentati i tempi d’intervento e cosa stanno facendo la struttura commissariale e l’azienda sanitaria per rispettare gli standard temporali.

Quanto sta accadendo sulla gestione del comparto sanitario è grave. Ed è altrettanto grave il fatto che contro certe decisioni non si pronunci l’intero Consiglio regionale”.

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