CAMPOBASSO/ISERNIA. “In una città come Isernia e in una regione come il Molise, la facoltà di Scienze infermieristiche non è una semplice cattedra universitaria, ma rappresenta il crocevia tra sviluppo, istruzione e sanità”: di questo avviso si dice il gruppo M5S in Consiglio regionale che ha presentato una mozione ad hoc, al fine di “obbligare” la Regione Molise a stipulare un nuovo accordo che garantisca il corso di studi nel capoluogo della provincia pentra.
“Al momento, infatti, la convenzione con l’università La Sapienza di Roma – si legge in una nota – è scaduta e non risulta prorogata, né risulta esserci alcun nuovo protocollo d’intesa che richieda l’attivazione di altri corsi di laurea.
Eppure, a marzo scorso, la stessa università romana aveva inviato ad Asrem il bando per le docenze vacanti e per i docenti in ‘Convenzione Sanità’, tuttavia ad oggi ancora non è stato pubblicato. Giorni fa, poi, è stato reso pubblico anche il decreto provvisorio del ministero dell’Università che non annovera Isernia come sede del corso di laurea in Scienze infermieristiche: perdita che avrebbe effetti negativi non solo sulla città.
Senza convenzione Isernia potrebbe innanzitutto perdere oltre 200 studenti nel triennio 2022-2024. Un corso universitario, inoltre, porta prestigio e risulta essenziale per il tessuto sociale ed economico della città ospitante”.
Ma non è tutto: “C’è un altro significato che rende la questione dirimente per l’intero territorio: – ancora i pentastellati – senza facoltà, infatti, l’ospedale Veneziale perderebbe il possibile supporto di tanti tirocinanti e sarebbe un altro duro colpo alla sanità locale massacrata da tagli e carenza di personale.
Abbiamo presentato una mozione in Consiglio regionale perché non c’è tempo da perdere visto che il periodo d’immatricolazione è già cominciato.
Abbiamo impegnato il presidente di Regione di mettere in campo ogni azione utile a stipulare una nuova convenzione con ‘La Sapienza’ per garantire anche quest’anno il corso di laurea di Scienze infermieristiche a Isernia. Una nuova convenzione magari da rendere pubblica, in ossequio ai principi di trasparenza che dovrebbero guidare ogni azione che abbia ricadute dirette sullo sviluppo di un territorio.
Ad ogni modo, il mandato che il Consiglio regionale ieri ha consegnato al presidente Toma è un mandato chiaro, unanime e con un obiettivo alla portata.
Il Comune e la comunità di Isernia hanno bisogno di sostegno e soprattutto di una soluzione immediata: chi siede alla guida della Regione risponda alle loro necessità”.
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