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Lupi: dentro o fuori, vittoria o fallimento

Domani l’atteso verdetto del Coni che potrebbe restituire la serie C ai lupi. Ci sarebbe poi anche il Tar ma la sensazione è che, se dovesse andar male, sarebbe la fine della gestione Gesué. Serie D solo eventuale ipotesi per rivendere quel che resterebbe del club. Emmausso al Potenza: con 45mila euro all’anno era il giocatore con l’ingaggio più alto. La società ci crede, i tifosi sperano. Lo sport molisano incrocia le dita.


di Maurizio Cavaliere

Siamo infine arrivati al fatidico giorno del ‘dentro o fuori’, sebbene in caso di ulteriore ‘bocciatura’ il Campobasso avrebbe ancora la chance del Tar cui aggrapparsi, ma è chiaro che la decisione decisiva, sul futuro di questa società, sarà quella di domani al Collegio di Garanzia del Coni.

Il Campobasso di Mario Gesuè arriva alla resa dei conti con il cuore in gola, come dopo aver sprintato alla fine di una lunga saluta, quella imboccata suo malgrado ad inizio giugno con il ‘no’ secco della Covisoc.

I dirigenti rossoblù sono certi di farcela: devono esserlo in questo momento. Lo studio legale Di Cintio ha prodotto le sue integrazioni, la società proverà a dimostrare le ragioni del suo discutibile operato, compresa (ma questo è un bene) la volontà di saldare il debito con l’erario, cosa che tuttavia non è stata possibile.

L’ostacolo serio da superare è questo: l’insolvenza del club. Che non sarebbe grossa ma è talmente palese che, se il Coni si atterrà alle regole così come ha fatto la Covisoc, senza interpretare diversamente volontà e carte, le speranze dei lupi sono pressoché nulle. Diversa l’ipotesi in cui verranno prese per buone le ragioni del Lupo. Questo è l’auspicio di tutta la tifoseria che si rende perfettamente conto di quanto sia importante la giornata di domani, lunedì 18 luglio 2022.

La società guarda avanti, precisamente al ritiro imminente di Rivisondoli, ma non è ancora chiaro se lo stesso sarà annullato nel caso in cui le cose dovessero mettersi male e cioè con una serie D tutta da conquistate a colpi di carte bollate e nuovi esborsi (11mila iscrizione e 30mila fideiussione). La sensazione è che questa società, dovesse andar male domani, iscriverà il Campobasso alla serie D (con lo spauracchio triste e beffardo di uno stadio semivuoto ma appena tirato a lucido grazie agli investimenti di Regione Molise e Comune) solo per vendere quello che rimane al miglior offerente. L’esperienza di Gesuè sarebbe insomma finita perché non ci sarebbero più obiettivi da raggiungere, né risultati da salvare: sarebbe un drammatico fallimento sportivo, l’ennesimo a Campobasso.

Intanto un altro giocatore ha lasciato il Molise. Dopo Tenkorang, Rossetti e Bontà (che era già svincolato) è toccato a Michele Emmausso accordarsi col Potenza. Anche lui, come Rossetti e Bontà, resterà in serie C. La società lucana ha acquistato dal Campobasso il cartellino del giocatore. La vendita ha reso poco al Campobasso in termini materiali, ma la società si è liberata dell’ingaggio più alto: 45mila euro all’anno fino al 2024. Soldi che, in caso di ritorno nel girone C (dal quale il Campobasso è stato ufficialmente escluso per ora) serviranno per l’ingaggio di un giocatore di livello.

Emmausso passa da un rossoblù all’altro. Deludente la sua partenza con i lupi, meglio nel ritorno: sei i gol messi a segno in campionato ma in sostanza il suo è stato un campionato certamente al di sotto delle attese della piazza. Voleva andare via, come Rossetti: è stato accontentato. Poi, in queste condizioni, non è che il Campobasso abbia grosso potere contrattuale rispetto a giocatori e società concorrente, anzi. A proposito di patrimonio che si disperde, l’eventuale bocciatura da parte del Coni avrebbe ripercussioni disastrose sul club visto che i giocatori sotto contratto si svincolerebbero a parametro zero. Ma questa è, per fortuna, ancora una mera ipotesi. Lo sarà ancora per poco, la palla passa al Coni e che qualcuno, da lassù, ce la mandi buona. Domani in città arriveranno tutti il mister e i dirigenti, meno Gesué che dovrebbe arrivare martedì… a cose ormai fatte. Così anche i giocatori che hanno appuntamento per le visite mediche. Il giorno dopo, mercoledì 20, la partenza per il ritiro. 

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