Alberghi e ristoranti, estate da rincari alle stelle. Ma non a Campobasso

Il capoluogo molisano città più economica d’Italia secondo l’Unione nazionale consumatori, che registra come in un anno il settore della ricettività abbia fatto registrare rialzi paurosi

CAMPOBASSO. È Campobasso la città più risparmiosa d’Italia per quanto concerne i rialzi del settore della ristorazione/alberghiero, schizzati alle stelle rispetto al 2021 grazie all’allentamento delle restrizioni da Covid-19. Lo rileva l’Unione Nazionale Consumatori, che spiega come i rincari abbiano interessato non solo gli alberghi, ma anche motel, pensioni, bed and breakfast, agriturismi, ostelli, campeggi, con percentuali aumentate anche del 18 per cento.

Milano la città con l’aumento più alto: ben il 71,4 per cento in più rispetto all’anno passato, complice il successo del Salone del mobile. Al secondo posto Firenze, con un incremento annuo del 35,7 per cento. Medaglia di bronzo a Siena con +30,4 per cento. Con la stagione estiva nel pieno, dunque, “una stangata non indifferente che diventa astronomica in alcune città”, si legge sull’agenzia AdnKronos.

Non meglio sul fronte ristorazione dove i divari tra le città sono meno clamorosi rispetto agli alberghi, ma sempre consistenti. A fronte di un’inflazione annua pari, per l’Italia, al 4,4 per cento, a Verona i ristoranti rincarano rispetto a giugno 2021 del 9,1 per cento, più del doppio della media nazionale. La città più risparmiosa, come detto, è Campobasso (0,9 per cento in più), in seconda posizione Massa-Carrara e Lodi (entrambe a +1,3 per cento). Al terzo posto Ancora (+1,7 per cento).