Non solo per amore, il libro che racconta Francesca Morvillo

Sabato 23 luglio a Macchiagodena la presentazione dell’opera in memoria del magistrato vittima, con il marito Giovanni Falcone e gli uomini della scorta, dell’attentato di Capaci. Presente l’autrice Cetta Brancato e Massimo Bray, direttore dell’Enciclopedia Treccani.


Nell’estate culturale macchiagodenese, una presenza prestigiosa: la Treccani. Autori e vertici dell’Istituto della Enciclopedia Italiana – Treccani, uno dei maggiori centri di produzione e diffusione culturale dell’Italia e del mondo, a Macchiagodena, paese della provincia di Isernia, per presentare un’opera letteraria.

Sabato 23 luglio 2022, alle 18, è in programma l’incontro con la scrittriceCetta Brancato e Massimo Bray (direttore generale dell’Istituto della Enciclopedia Italiana – Treccani e già ministro al dicastero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo), in Molise con il libro Non solo per amore. In memoria di Francesca MorvilloPrefazione di Marta Cartabia. 

Brancato, una delle tre curatrici dell’opera, racconta, in piazza Ottavio de Salvio, la vita di Francesca Morvillo, tra le prime donne magistrato in Sicilia e moglie del giudice Giovanni Falcone, ammazzata con lui e la scorta nell’attentato di Capaci. Si inizia con l’introduzione e i saluti del sindaco di Macchiagodena, Felice Ciccone; poi la conversazione tra i protagonisti e la giornalista Nadia Verdile (Il Mattino).

Non solo per amore, a cura di Cetta Brancato, Giovanna Fiume, Paola Maggio è un libro intenso. Chi era Francesca Morvillo? Questo lavoro a più voci, che ricostruisce fasi e momenti diversi della sua vita, getta una luce nuova e inedita su questa giurista, tra le prime donne magistrato siciliane, sulla sua cultura, sulla sua conoscenza profonda e raffinata del diritto e della procedura penale, ma anche sulla sua grande umanità e generosità, sulla sua gentile riservatezza, sulla forza della sua personalità che ne ha fatto un vero modello di giudice per le giovani e i giovani che si avviavano allora e che si avviano oggi alla professione di magistrato. Grazie alle parole di amici e colleghi il libro ripercorre la vita di Francesca dagli anni della scuola e dell’università ai periodi più significativi in magistratura, nel ruolo amato di magistrato minorile e in quello di giudice presso la Corte di Appello di Palermo, fino agli ultimi giorni che la videro impegnata come componente della commissione per gli esami da magistrato e alla tragedia del 23 maggio 1992. Ancora una volta accanto a Giovanni Falcone, l’uomo che tanto amava, riamata, e che con orgoglio ne apprezzava, tra le tante qualità, il grande valore professionale.