HomeNotiziePOLITICA & ATTUALITA'Regionali, Di Baggio ‘vota’ Toma: occorre continuità

Regionali, Di Baggio ‘vota’ Toma: occorre continuità

Il sottosegretario: non possiamo permetterci di perdere tempo con chi non conosce la macchina amministrativa


POZZILLI. Nel pieno della crisi che ha investito il Governo nazionale, un politico esperto fiuta l’aria. E Roberto Di Baggio, sottosegretario della Giunta regionale in quota Forza Italia, non si sottrae dunque alle domande sulle Regionali, previste per aprile 2023, che potrebbero essere influenzate direttamente dal voto per le Politiche d’autunno.

Caduto Draghi, c’è una forte accelerazione per il ritorno alle urne. Cosa accadrà in Molise, dunque? Chi sarà il candidato presidente del centrodestra? Il governatore uscente, Donato Toma, scalda i motori da tempo, ma ha rimesso la decisione nelle mani del partito. Partito che, a livello regionale, è gestito dall’onorevole Annaelsa Tartaglione, coordinatrice regionale che sul nome di Toma finora non si è certo sbilanciata. Anzi: una serie di nomine sul territorio, avvenute nelle ultime settimane, lascerebbero pensare a un tentativo di isolamento del presidente in carica. Tutt’altro che riuscito, a giudicare dalle reazioni. Domenico Esposito, capogruppo azzurro al Comune di Campobasso, ha parlato di coordinatori di circostanza che non avrebbero alcuna utilità. Carlo Perrella, neo vicecoordinatore provinciale di Campobasso, ha addirittura chiesto pubblicamente di legittimare la ricandidatura del presidente uscente. La sensazione, dicono fonti interne al partito azzurro, è che la Tartaglione sia finita da sola in un vicolo cieco. La partita è tutta ancora da decidere, ma non sarebbe un mistero che il candidato ideale della deputata sarebbe il sindaco di Termoli Francesco Roberti, sul quale tuttavia non c’è alcuna quadra.

In questa fase convulsa e confusa più che mai, isNews ha chiesto un parere a Roberto Di Baggio in quel di Pozzilli, dove ieri è intervenuto per il progetto di formazione che vede la sinergia tra i due grandi gruppi imprenditoriali della regione dei Valerio e dei Ferro. E la risposta (pro Toma) non si è fatta attendere: “Preferisco l’esperienza alla novità, specie in questo periodo storico così delicato. È stato così su Isernia, sarà così per la Regione. A Isernia, alle scorse amministrative, appoggiavo Melogli e avevo ragione, i fatti mi stanno dando ragione. Una nuova amministrazione, oltre a non avere anni di esperienza e a non conoscere la gestione degli enti, finché non riesce a trovare una quadra perde molto tempo e in questo periodo storico non ce lo possiamo permettere. Sono per la continuità amministrativa, l’alternanza non paga molto: la gente a volte preferisce cambiare per poi pentirsene dopo qualche ora. Ora il presidente è Toma e sono convinto – ha concluso – che la continuità amministrativa in questo periodo storico sia importante”. 

Interrogato sulle recenti nomine, anche su Isernia dopo la scelta di Roberto Di Pasquale a coordinatore cittadino di Fi e di Nicola Cavaliere come capodelegazione in Giunta (quando di assessore forzista c’è solo lui e l’altro rappresentante è appunto il presidente della Regione), Di Baggio si è schermito: “Su alcune nomine – ha tagliato corto – ci sono stati difetti di comunicazione. Ho chiesto chiarimenti che spero di ricevere in questi giorni”.

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