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Gravina a Gesué: “Subito i rimborsi”. Ecco le strade ‘tortuose’ verso la D

Il sindaco prova a sollecitare la Federcalcio per avere almeno la ‘quarta serie’. Tempi stretti: servono soldi, persone nuove e la collaborazione della Figc. E poi c’è sempre il precedente del Tar con la Sambenedettese.


di Maurizio Cavaliere

“Chiederò alla società di fare subito chiarezza e di restituire i soldi versati per gli abbonamenti ”. Roberto Gravina, sindaco di Campobasso, non va troppo per il sottile. La delusione per aver perso il professionismo e aver messo a serio rischio pure la serie D è anche sua. Preoccupazioni da sportivo e da amministratore che ha visto la città crescere sul piano dell’impiantistica sportiva e dell’organizzazione e che adesso non può permettersi di tornare indietro.

Gravina è pronto a farsi carico di un’impresa che non sarà facile. Il comma 10 dell’articolo 52 delle Norme organizzative federali dice: In caso di non ammissione al campionato di Serie A, Serie B e di Serie C il Presidente Federale, d’intesa con il Presidente della LND, previo parere della Commissione all’uopo istituita, potrà consentire alla città della società non ammessa di partecipare con una propria società ad un Campionato della LND, anche in soprannumero, purché la stessa società: a) adempia alle prescrizioni previste dal singolo Comitato per l’iscrizione al Campionato; b) non abbia soci e/o amministratori che abbiano ricoperto, negli ultimi 5 anni, il ruolo di socio, di amministratore e/o di dirigente con poteri di rappresentanza nell’ambito federale, in società destinatarie di provvedimenti di esclusione dal campionato di competenza o di revoca dell’affiliazione dalla FIGC. Qualora fosse consentita la partecipazione al Campionato Interregionale o al Campionato Regionale di Eccellenza, la società dovrà versare un contributo alla FIGC nel primo caso non inferiore ad euro 300.000,00 e nel secondo caso non inferiore ad euro 100.000,00. E’ facoltà del Presidente, d’intesa con i Vice Presidenti della FIGC, con il Presidente della Lega Dilettanti e con i Presidenti delle componenti tecniche stabilire un contributo superiore al predetto minimo. La Commissione, nominata dal Presidente Federale, è formata da tre componenti, di cui due designati dal Presidente Federale e uno dalla LND”

Sulla base di tale indirizzo, il sindaco ha inviato alla Figc una prima documentazione ufficiale con la quale specifica, a nome dell’amministrazione, di voler avviare un percorso per garantire (o almeno provarci) la serie D alla squadra di calcio cittadina. “Mi dovrò sentire nuovamente con il capo della Federcalcio e con il Presidente Di Cristinzi” ha proseguito il sindaco.

La strada è tortuosa perché occorrono soldi, persone in gamba, unità di intenti, capacità di persuasione e soprattutto: i tempi sono strettissimi. Senza dimenticare che serve una squadra da mandare in campo…

Venerdì la Lega Pro procederà alla compilazione di gironi e calendari. A cascata toccherà ai gironi della serie D. I lupi, se tutto andrà bene, entreranno con una sorta di wild card in seconda battuta. Il campionato di quarta serie parte il 4 settembre, tra un mese. Si può intuire quanto sia difficile l’impresa.

Una nuova sfida all’orizzonte, purtroppo ancora una volta extrasportiva. Si passa dalle speranze per tenere la serie C a quelle nutrite per imbastire alla meglio un campionato di serie D che ora è l’unico cui il Campobasso può ambire, sia pure tra mille interrogativi. E poi c’è sempre l’incognita Gesuè, anzi De Francesco perché sulla carta, il presidente è lui.

Oggi il Tar non ha vietato al Campobasso di giocare in serie D. Ha detto invece che al momento n on può pronunciarsi, perché in assenza di un bando, non se ne può parlare. Il Campobasso aveva infatti chiesto in subordine di essere iscritto alla quarta serie, escamotage che potrebbe servire per tentare in piedi l’ipotesi di un’iscrizione in sovrannumero. Il Tar dovrebbe però fare quello che non ha fatto oggi sulla vicenda della serie C; sconfessare gli organi federali e le norme del Noif. Insomma, un nuovo caso Sambenedettese con ritorno in corsa della società ‘bocciata’ in C? Le norme lo escludono ma il Tar, a settembre dell’anno scorso’ non è stato di questo avviso.

Mille interrogativi ancora cui forse sarebbe il caso di non dare più risposte. Troppe ipotesi, troppo caos. Un groviglio di norme di cui abbiamo tutti piene le tasche. “Meglio voltare pagina” scrive sui social un tifoso ampiamente deluso. Come dagli torto…

Maurizio

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