HomeOcchi PuntatiVaiolo delle scimmie, centinaia di casi in Italia: torna l'incubo quarantena

Vaiolo delle scimmie, centinaia di casi in Italia: torna l’incubo quarantena

La circolare del Ministero della Salute alla luce dell’aumento dei contagi. L’infezione continua a svilupparsi quasi esclusivamente tra maschi


ROMA. Continua a salire il numero dei casi di vaiolo delle scimmie in Italia. Le persone contagiate sono, al momento, 505.

Come riferisce l’Ansa, l’infezione continua a svilupparsi quasi esclusivamente fra maschi (501) rispetto ai soli 4 casi fra donne, secondo l’ultimo bollettino del Ministero della Salute aggiornato a oggi. Sono 26 in più nel confronto con l’ultima rilevazione di 4 giorni fa. E proprio il ministero della Salute oggi ha emanato una circolare che indica la possibilità, per i contatti, stretti di fare ricorso alla. “In specifici contesti ambientali ed epidemiologici, si legge, sulla base delle valutazioni delle autorità sanitarie, potrebbe essere richiesta l’applicazione di misure quarantenarie”. I contatti asintomatici che controllano adeguatamente e regolarmente il loro stato possono continuare le attività quotidiane di routine come andare al lavoro e frequentare la scuola (e in questi casi la quarantena non è necessaria), specifica ancora il ministero. Per i contatti stretti è indicato di evitare di donare sangue, cellule, tessuti, organi, latte materno o sperma mentre sono in regime di sorveglianza. In attesa che il comitato per i medicinali per uso umano dell’Ema concluda l’esame per estendere l’uso del vaccino contro il vaiolo Imvanex anche al vaiolo delle scimmie, l’Istituto per le malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma annuncia di essere pronto a partire con la vaccinazione. Ma sara’ il ministero della Salute a esprimere le modalità di reclutamento, con i criteri di definizione della platea e l’indicazione delle fasce di età.

Il vaccino, ha spiegato la Regione Lazio, prevede una prima dose e un richiamo da somministrare dopo un intervallo di 2-3 mesi. Il direttore generale dell’Istituto di Malattie infettive Spallanzani, Francesco Vaia ha fatto sapere di avere offerto l’expertise dell’Istituto, anche con il contributo delle Associazioni, per una corretta campagna di informazione. “Attendiamo le Linee guida ministeriali alle quali stiamo attivamente collaborando”, ha aggiunto Vaia.

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