L’accordo salta dopo l’ingresso di Fratoianni e Bonelli in coalizione. Il coordinatore regionale molisano: anche in politica ci vuole coraggio
CAMPOBASSO. L’accordo tra Pd e Azione è morto sul nascere e anche in Molise ci sono le prime esternazioni sullo strappo di Carlo Calenda, che avvantaggia nettamente un centrodestra già favorito nei sondaggi. Luigi Valente, coordinatore regionale del partito, parla di una “decisione difficile e sofferta; da ieri sera 5 ore di dibattito e confronto in Direzione nazionale del partito e alla fine si è deciso di continuare nel solco degli obiettivi e degli ideali politici per i quali è nata Azione”.
“Sicuramente in tanti non saranno d’accordo sulla scelta di Azione – il commento del sindaco di Vinchiaturo – e comprendo che è la strada più difficile e più rischiosa. Tuttavia, anche in politica ci vuole coraggio e ci vuole la determinazione per perseguire i valori e i progetti in cui si crede. Daremo agli italiani – conclude Valente – la possibilità di scegliere e tornare a votare finalmente un’alternativa concreta, nonché di scegliere un partito che vuole attuare una politica seria, fatta di impegno, lavoro e Azione. Avanti con la raccolta firme”.
Calenda infatti – avendo perso l’appoggio di Emma Bonino con +Europa, che continua nell’alleanza con Letta – dovrà probabilmente raccogliere le firme per potersi presentare alle elezioni. “Se dovremo raccoglierle, lo faremo – le parole dell’ex ministro – Se non ce la facciamo, vuol dire che l’offerta era debole. Qualunque cosa di grande comporta un grande rischio”.