Isernia/ Secondo i due esponenti di centrodestra il servizio estivo nel centro storico spetta ai privati organizzatori di eventi. Inoltre, ci sono vigili urbani disponibili a fare gli straordinari


ISERNIA. Vigilanza notturna nel centro storico, i consiglieri di centrodestra al Comune di Isernia, Filomena Calenda e Raimondo Fabrizio, presentano un’interpellanza al sindaco Piero Castrataro. Nel mirino degli esponenti d’opposizione, la Determinazione n. 494 del 9 agosto scorso, ‘affidamento servizi di vigilanza notturna ed impegno di spesa’.

“Si premette – scrivono Calenda e Fabrizio – che la determina ha affidato alla Società General Security S.r.l. di Rocchetta al Volturno, il servizio di vigilanza notturna nel centro storico del Comune di Isernia per tutto il periodo estivo e per l’importo complessivo di 3.806,40 euro Iva inclusa. Nel provvedimento si legge che l’affidamento si è resto necessario per rafforzare i presidi di monitoraggio e di controllo delle aree interessate alle manifestazioni private autorizzate dal Comune di Isernia nel centro storico. Inoltre, il ricorso al servizio di sicurezza privato è giustificato, sempre in base al tenore letterale della determina, dall’impossibilità degli operatori di polizia municipale a svolgere servizi di controllo e sicurezza in orari notturni e/o festivi”.

I consiglieri chiedono al sindaco se egli è a conoscenza del Decreto legge 50/2017, convertito in Legge n. 96/2017, il cui articolo 22, comma 3 bis, recita: “Le spese del personale di polizia locale in materia di sicurezza e di polizia stradale necessari allo svolgimento di attività e iniziative di carattere privato che incidono sulla sicurezza nel territorio dell’ente sono poste interamente a carico del soggetto privato organizzatore e promotore dell’evento”. Inoltre, se egli è a conoscenza del fatto che, già nel mese di luglio, 4 agenti della Municipale hanno prestato la propria disponibilità a effettuare servizio straordinario durante i giorni e gli orari di cui alla determina. 

“Dunque – concludono Calenda e Fabrizio – ci chiediamo se l’affidamento per cui si discute corrisponda ai principi di buona amministrazione di denaro pubblico”.