L’indiscrezione/ Il vicesindaco di Isernia e fondatore di Volt, corteggiato dai vertici del Pd, sarebbe tra i papabili per il collegio maggioritario di Montecitorio
ISERNIA. Probabilmente, alla fine, non sarà della partita e resterà ai box a guardare, ma a corteggiarla, secondo indiscrezioni, sarebbero stati nientemeno che i vertici nazionali del Pd.
Federica Vinci, vicesindaco di Isernia, 29 anni e dirigente nazionale di Volt, potrebbe essere il nome che chiuderebbe il cerchio per le candidature alle Politiche del 25 settembre.
Data per certa ormai la partecipazione di Caterina Cerroni, coordinatrice nazionale dei Giovani Dem, sul proporzionale alla Camera, grande incertezza invece alberga intorno al nome da schierare nel collegio uninominale di Montecitorio, che secondo i sondaggi sarà assolutamente appannaggio del centrodestra.
Il candidato, insomma, sarebbe una sorta di agnello sacrificale: tanto che il segretario regionale del Pd, Vittorino Facciolla, potrebbe declinare l’invito e cercare la candidatura al Senato – anche lì con risicatissimi margini di vittoria – lasciando spazio, così, al vicesindaco di Isernia in quota Volt.
La diretta interessata, contattata da isNews, si limita a dire di essere stata chiamata dal suo partito, ovviamente, ma anche dal Pd, visti i rapporti di conoscenza che ci sarebbero con Enrico Letta in persona.
Accetterà di correre in tandem con l’altra enfant prodige del centrosinistra molisano, in un inedito ticket Vinci-Cerroni? La risposta entro il 22 agosto, termine ultimo per la presentazione delle candidature.