REDAZIONALE/ Il mercato continua ad essere interessato da buoni movimenti di denaro
ROMA. Il mercato criptovalutario continua ad essere interessato da buoni movimenti in denaro, che stanno accompagnando la capitalizzazione del settore verso i valori persi in seguito all’approfondimento ribassista della prima metà di Giugno. Tuttavia, se nella battute iniziali il recente upward trend è stato guidato da Bitcoin, nelle ultime settimane sembra esservi stato un passaggio di testimone fra le Big Cap: difatti Ethereum, un po’ più in difficoltà fino a Luglio probabilmente anche a causa dei continui rinvii dell’operazione di fusione, ha iniziato ad inanellare una serie di sedute positive che hanno già riportato i prezzi a contatto della precedente area di bottom.
La data definitiva del merge della crypto, previsto per il 19 Settembre, sembra aver ridestato l’interesse degli investitori. Non è infatti un caso se l’attenzione degli operatori di mercato e dei risparmiatori sia tornata ad alti livelli in quanto, già prima che l’idea di un Ethereum 2.0 diventasse di dominio pubblico, non erano in pochi a ritenere che il progetto avesse delle potenzialità di gran lunga superiori a quelle del fratello maggiore Bitcoin. Infatti, Ethereum, creata nel 2014 dal programmatore russo Vitalik Buterin, ha il suo più grande punto di forza nella varietà delle possibilità di impiego della tecnologia.
Caratteristiche del progetto Ethereum
Ethereum è nello specifico una piattaforma in grado di gestire una gamma di applicazioni decentralizzate, che includono sistemi di sicurezza, sistemi elettorali, crowdfunding network, metodi di pagamento e soprattutto la definizione e la gestione dei cosiddetti contratti intelligenti. Gli smart contract sono protocolli che verificano e fanno rispettare un accordo fra due controparti senza alcuna possibilità di censura o interferenza di terzi: una caratteristica che li rende inviolabili in termini di sicurezza e di salvaguardia della privacy.
Per investire su Ethereum, come accade anche per Bitcoin, sono disponibili varie modalità di accesso al mercato: i prezzi del token, come molti sapranno, possono essere replicati attraverso strumenti finanziari quotati sulle piazze di scambio regolamentate. Sul Chicago Mercantile Exchange i risparmiatori possono negoziare i futures che hanno per sottostante la criptovaluta e persino le opzioni, senza dimenticare che attualmente sono disponibili anche prodotti del risparmio gestito. Nonostante questa possibilità di scelta, forse per flessibilità del modello operativo e per convenienza sotto il profilo dei costi, i circuiti over the counter rappresentano la soluzione di investimento più apprezzata.
Investire in Ethereum sui mercati decentralizzati
Fra i gli intermediari finanziari regolamentati, attivi sulle piazze di scambio decentralizzate, si possono annoverare i broker online: le piattaforme di trading rilasciate da questi soggetti permettono la negoziazione dei Contratti per Differenza, derivati che replicano il prezzo di Ethereum senza acquistarlo direttamente. La compravendita di CFD prevede il blocco del margine, un meccanismo operativo che, se da un lato implementa la leva finanziaria -molto utile con lo short selling nell’esecuzione di strategie di breve termine, dall’altro genera commissioni di rollover per il mantenimento di posizione aperte in overnight.
Per questo motivo chi investe in Ethereum, attuando un approccio buy and hold, di solito preferisce rivolgersi ai servizi di crypto exchange, ovvero i borsini decentralizzati deputati a far incrociare domanda e offerta sugli asset digitali. I risparmiatori hanno la possibilità di convertire valuta fiat o valuta virtuale in token, da detenere in particolari dispositivi conosciuti con il nome di e-wallet. I portafogli elettronici sono molto importanti in quanto, oltre a custodire in sicurezza il sottostante acquistato, consentono la fruizione dello staking, un meccanismo che premia con l’erogazione di interessi l’immobilizzazione di risorse in criptovalute.