Tutto ancora in alto mare, ma l’eventuale prevalenza del coordinatore di Fratelli d’Italia garantirebbe quasi certamente un altro seggio a Forza Italia Molise con Cavaliere


CAMPOBASSO-ISERNIA. Non è ancora detta l’ultima parola, in Molise, per l’assegnazione delle candidature nel maggioritario in Molise.

Se per la Camera il nome di Cesa è messo in discussione da Forza Italia, che a livello regionale ha scritto una lettera per chiedere di candidare Annaelsa Tartaglione come diretta espressione del territorio e come riconoscimento del lavoro fatto per la crescita del partito azzurro in Molise, al Senato anche il nome di Claudio Lotito, sempre in quota Berlusconi, potrebbe alla fine dover ripiegare altrove.

La contesa per il collegio considerato blindato per Palazzo Madama vede in ballottaggio, oltre al presidente della Lazio, il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Filoteo Di Sandro. L’ex assessore regionale sarà di sicuro della partita, ma non è chiaro in quale casella: alla fine potrebbe essere dirottato sul proporzionale, a beneficio di Lotito che conquisterebbe il seggio in Molise. Ma nelle ultime ore la scelta delle segreterie romane di assegnare l’uninominale, sia alla Camera che al Senato, a candidati non autoctoni avrebbe provocato un’autentica sommossa. I centristi locali, ad esempio, con sindaci, consiglieri e cittadini dicono no agli ‘scippi’ da parte esponenti di fuori regione e si dicono pronti a percorrere altre vie, minacciando in pratica di spostare i loro voti altrove, se Lotito occuperà la casella di Palazzo Madama.

Di qui il ritorno in pista di Di Sandro, con due possibili ‘schemi’ in campo. Il primo: Lotito nel maggioritario per Fi, Di Sandro capolista nel proporzionale per Fdi, seguito  Salvatore Micone dell’Udc e Michele Marone della Lega. Il secondo: Di Sandro nell’uninominale, con Nicola Cavaliere capolista per Fi (e Lotito dirottato in altra regione), Micone e Marone.

In tal caso, il terzo seggio del proporzionale al Senato – dopo i due uninominali di Camera e Palazzo Madama – sarebbe conquistato proprio da Cavaliere, per effetto della legge elettorale che ‘travasa’ i voti del maggioritario nel proporzionale su base regionale. L’assessore all’Agricoltura, insomma, ha tutto l’interesse a fare il tifo per Di Sandro. Quest’ultimo, secondo indiscrezioni, potrebbe comunque beneficiare anche di una pluricandidatura in altra regione per volontà di Giorgia Meloni, garantendosi comunque l’elezione indipendentemente dal Molise.