Ugo Del Castello

L’opera sarà presentata domenica a Macchiagodena


MACCHIAGODENA. ‘E ancora gli sci. In volo su Pescocostanzo con Italo Balbo. Una storia inedita dell’aviazione italiana’. È il titolo del libro di Ugo Del Castello che sarà presentato domenica 28 agosto a Macchiagodena. L’appuntamento è fissato alle ore 18 nell’ambito del progetto del Comune ‘Genius Loci. Portami un libro e ti regalo l’anima’.

Lo scrittore racconterà, in piazza Ottavio de Salvio, pagine del suo ultimo lavoro editoriale dedicate a una storia avvincente, che si avvale della preziosa e prestigiosa prefazione del professore Francesco Sabatini, presidente onorario dell’Accademia della Crusca. Lo storico abruzzese, noto nei comuni del vicino Alto Sangro per la presentazione di altri volumi, stavolta è in trasferta in Molise, ed ha scelto per l’esordio proprio quel Borgo della Lettura conosciuto a livello nazionale quale sede prestigiosa di eventi culturali. Si inizia con l’introduzione e i saluti del sindaco di Macchiagodena, Felice Ciccone, poi il dialogo tra il protagonista Del Castello e Francesca Capozza (psicologa, psicoterapeuta e criminologa). Al tavolo anche Roberto Sciullo, primo cittadino di Pescocostanzo.

Il libro è frutto di una lunga e minuziosa ricerca presso l’ufficio storico dell’Aeronautica militare. Lo scrittore roccolano, celebre in Abruzzo per altre importanti opere, tra le quali ‘Roccaraso Kaputt’,  dedicato al periodo bellico sugli Altopiani Maggiori d’Abruzzo e il tragico eccidio dei Limmari di Pietransieri (frazione di Roccaraso), ora si è dedicato a un pezzo di storia dimenticato, datato 1930, riguardante l’esperimento del primo aereo italiano con gli sci avvenuto nel piccolo aeroporto di Pescocostanzo. Si trattava di un campo di fortuna, successivamente classificato come campo preaeronautico, in cui i piloti della forza armata compivano l’addestramento. L’allora ministro della Regia Aeronautica, Italo Balbo, il 2 marzo dello stesso anno, volle collaudare personalmente la pista della piana di Quarto Grande, insieme ad alcuni ufficiali dell’Aeronautica, a bordo del primo aeromobile italiano – Fiat A.S. 1 – munito di sci. La storia è talmente piaciuta anche al Comune di Pescocostanzo, che ha sollecitato lo studioso a farla diventare un libro.