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Elezioni Politiche, De Matteis contro le scelte del centrodestra: “Non votate candidati raccomandati e catapultati in Molise”

Una posizione forte, quella espressa dal sindaco di San Giuliano del Sannio ed ex presidente della Provincia di Campobasso. Per il qualche chi arriva da fuori non conosce le esigenze della regione


CAMPOBASSO. Rosario De Matteis contro i candidati raccomandati catapultati in Molise. Una posizione forte, quella espressa dal sindaco di San Giuliano del Sannio, già assessore regionale e presidente della Provincia di Campobasso. Esponente di spicco del centrodestra molisano, a lungo nel totocandidati.

“Ho aspettato il deposito delle liste in Corte d’Appello ed i primi responsi sulle ammissibilità delle candidature per buttar giù due righe – le sue parole – Le dedico ai cittadini molisani, non alla politica, ai partiti ed ai giochi di palazzo. Le dedico a quanti si aspettavano delle risposte da quella che si prefigge essere la guida, la nuova classe dirigente di questo Paese, il nuovo governo. Dopo anni di buio nei quali emergeva la debolezza del Molise nel Parlamento, debolezza numerica ma anche di peso politico, era questo il momento della reazione, della speranza, del cambiamento. E mi riferisco alla coalizione di centrodestra che in base ai sondaggi, resta favorita, ma, ripeto, i numeri e le statistiche non possono tener conto dei sentimenti, delle aspettative, delle esigenze e dell’amarezza ingenerata da decisioni infauste che vedono nel Molise, candidati raccomandati”.

“E sì perché non sussistono altri termini – ha alzato il tiro De Matteis – gente che non conosce la nostra regione, la gente, gli amministratori, che viene catapultata qui, forte di seggi ritenuti blindati. Ebbene, il Molise ha dato spesso prova di essere in controtendenza, ha spesso dimostrato che la sacralità del campanile non si tocca. Da amministratore, senza nulla togliere ai candidati non molisani sui quali non mi esprimo, annuncio il mio distacco da questa tornata elettorale e chiedo ai molisani di protestare contro queste scelte romane, che calpestano la nostra identità, sono irrispettose del Molise e non rendono giustizia ad una terra già mortificata da troppe scelte non condivise dal territorio. Diamo una riscossa a questi sondaggi e dimostriamo che siamo in grado di rispedire al mittente queste scelte scellerate. Sveglia molisani, reagite a questi soprusi e valutate attentamente le giuste ed opportune contromisure”.

“Mi domando, dal 26 settembre, come possa un sindaco, un consigliere regionale, insomma come possa interagire un amministratore locale, con chi non conosce nulla sul Molise: problemi, tradizioni, peculiarità, storia, usi, costumi, esigenze – ha alzato il tiro De Matteis – Mi domando cosa debba legiferare un parlamentare completamente scevro dal tessuto sociale che lo ha eletto. Mi chiedo come possa un parlamentare paracadutato in Molise, rappresentare un territorio che non conosce, e preferirà il luogo dove vive. E chi vi parla, ne ha contezza, credetemi”.

“Chi vi scrive – ha concluso – non prova rabbia o rancore, ma vede continui passi indietro e mortificazioni per la sua gente e la sua terra. Scelte delle segreterie sbagliate, decisioni non osteggiate con la dovuta veemenza dai politici locali, mi vedono lontano da questa campagna elettorale e disprezzare l’autorità romana che gioca a scacchi con la mia regione. Per questo motivo Rosario De Matteis non sarà complice di questo autolesionismo, e non gli sarà mai addebitabile alcuna responsabilità in ordine alle scelte future che farà questa classe dirigente. Altro non mi sento di aggiungere”.

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