Il sindaco dà il via libera a Gesuè, ma ora decide l’altro Gravina e non c’è tempo

C’è ancora un piccolissimo spiraglio per la serie D. Stamattina l’amministrazione comunale ha ribadito che la città vuole la ‘quarta serie’:  era il passaggio necessario per ridare una piccola speranza. L’altra cordata continua a non manifestarsi. Ma ci sarebbero i tempi per questa operazione? Forse no. C’è allora la terza ipotesi: Campobasso in Eccellenza col titolo del Campodipetra e dietro… Rizzetta. Ma Cefaratti sarà d’accordo?

di Maurizio Cavaliere

Passo in avanti nella vicenda del Campobasso Calcio. Al termine della riunione della Commissione Cultura e Sport al Comune di Campobasso il sindaco Gravina ha detto: “Dopo il giudizio ultimo del Consiglio di Stato abbiamo reiterato ls volontà del Comune di Campobasso di poter proporre alla Federazione l’applicazione dell’art. 52 delle Norme organizzative federali, sia considerando l’attuale società sportiva (quella di fatto nelle disponibilità di Mario Gesuè, ndr) così come dire una sentenza del Tar, sia valutando sodalizi ulteriori e quindi totalmente nuovi (ci sarebbe un’altra cordata che tuttavia non ha partecipato al bando, ndr). Gravina aggiunge: “Una volta che la Federazione darà eventualmente il suo via libera (difficile ma non impossibile, ndr) per l’attivazione delle Noif, l’amministrazione comunale potrà portare all’attenzione della stessa Federazione una relativa proposta”. C’è stato dunque il passaggio che era necessario per dare il via libera al tentativo di ‘rientrare’ in serie D: quello che mancava alla società di Gesuè e all’altra cordata in lizza. Nel caso in cui a Figc dovesse dare il via libera i due contendenti se la giocheranno, con Gesuè che secondo alcuni sarebbe tagliato fuori, per via della recente battaglia con la Lega Pro (ma voi ce la vedete la Figc a dare l’estrema unzione a una società che è già stata distrutta non solo perché cacciata dal professionismo ma perché di fatto privata di tutto i patrimonio giocatori?)”. Gravina fa un ulteriore passaggio che denota la sua intenzione di non voler negare la possibilità ai lupi di andare in serie D e nello stesso tempo di non passare per quello che sposa totalmente la causa di Gesué. Lascia infatti dentro gli altri eventuali pretendenti e rinvia la sua decisione finale a un momento successivo, cioè a quando la Figc deciderà se dare o meno la chance ai lupi. A prescindere dall’indecisione degli ultimi giorni, il sindaco ha fatto comunque il passo che era necessario. Ora deve passare forte il messaggio che Campobasso vuole assolutamente la serie D, dopo di che sarà la Lega a decidere e allora sapremo realmente quello che sarà dei Campobasso: se cioè sarà stato riabilitato e perdonato delle sue ‘colpe’, se qualcun altro si prenderà il club nella corsa quasi impossibile alla ‘quarta serie’ (ma nessuno ci mette la faccia resta tutto fumo) o se si ripartirà dall’Eccellenza sempre che il Campodipietra (nell’orbita del Consigliere regionale Gianluca Cefaratti) e forse con Rizzetta a dare una mano. Ma anche in questo caso Cefaratti se la sentirà di fare un’operazione che salva il Campobasso solo a metà e sulla quale potrebbero essere i 5 Stelle a metterci su il cappello?”. Mamma mia che caos…non c’è pace per il lupo e per ora non c’è nemmeno futuro. La palla passa insomma dal Gravina campobassano, che appoggia Gesué ma gli ribadisce di dover dare immediatamente conto ai tifosi per la restituzione degli abbonamenti, a quello di Castel di Sangro, capo della Federcalcio il quale, secondo le voci che girano, non darebbe nessuna chance all’attuale società: zero possibilità, appunto.. Finora in effetti la Figc ci ha metaforicamente detto che ‘dobbiamo morire’, ma attenzione perché il Tar come è noto in passato ha agito diversamente. Ora tocca comunque a lui. al Gravina abruzzese, decidere di che morte dobbiamo morire, noi che attendiamo sulla sponda del fiume colorato di rosso sangue e di blu notte fonda.