La risposta del numero uno della Federcalcio, a cui si era appellato il sindaco di Campobasso, gela la la città e i tifosi
CAMPOBASSO. Il Campobasso non sarà inserito in sovrannumero nei campionati Dilettanti, dopo che l’esclusione dalla serie C è stata confermata prima dal Tar e infine dal Consiglio di Stato. Svanisce un’altra speranza dalle parole contenute nella lettera che il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, ha inviato al sindaco di Campobasso Roberto Gravina. Ad anticiparlo l’Ansa
Questa mattina il sindaco nel corso di una seduta della Commissione comunale sport aveva informato di aver chiesto alla Figc l’applicazione della norma che consentirebbe alla squadra di ricominciare dai Dilettanti. Ma Gravina, numero uno della Federcalcio, nella lettera al suo omonimo fa presente che l’articolo 52.10 delle Noif non indica un obbligo ma “una facoltà” d’intesa, tra presidente Figc e presidente Lega Dilettanti.
Nel caso specifico, la comune decisione di Figc e Lnd è di “non attivare la procedura”, poiché la sentenza del Consiglio di Stato che ha definitivamente respinto il ricorso del Campobasso è arrivata il 26 agosto scorso, quando i gironi e calendari dell’Interregionale erano già stati definiti, con inizio il 4 settembre, e la Coppa Italia di serie D ha già svolto il preliminare e il primo turno.
Una ammissione in sovrannumero, è il senso della lettera, avrebbe ripercussioni sulla regolarità di campionato e Coppa Italia. Gravina sottolinea infine come i precedenti casi di ammissione alla D siano avvenuti sempre prima della formulazione dei calendari, e che nell’Eccellenza regionale milita già la squadra del Campobasso 1919.
Per il Campobasso calcio l’unica possibilità sta nel presentare un altro ricorso al Tar. Per i tifosi e la città un’altra doccia gelata.
