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Calcio molisano sottosopra, ora comanda il… Vastogirardi

Estate balorda: la dolorosa uscita di scena del Campobasso cambia clamorosamente le gerarchie. Con il 4-1 al Termoli in coppa Italia, i pochi (un paese di 650 abitanti circa) ma coriacei rappresentanti dell’altissimo Molise, hanno legittimato la loro leadership e Di Lucente è pronto per un’altra novità. Intanto Gesuè non ha ancora ufficializzato il ricorso al Tar e Rizzetta attende il momento giusto. Sarà Eccellenza, ma con chi e perché aspettare tanto? Le ultime novità.


di Maurizio Cavaliere

Ebbene sì, al 31 agosto 2022, vigilia di un’altra stagione agonistica, la squadra molisana più forte e agguerrita è (rullo di tamburi…) il Vastogirardi. Clamoroso, sì, una società simbolo di un calcio organizzato che riesce a vivere oltre le logiche geografiche del pallone. Parliamo di un paese a 1200 metri di altitudine, con poco più di 600 abitanti (e circa 130 abbonati…), che esprime una formazione di serie D, è in effetti un’anomalia nel calcio di oggi. Meriti del presidente Andrea Di Lucente e del suo staff, ma soprattutto demeriti del Campobasso che, scivolando su una buccia di banana (perché così è andata) si è rotto la testa, cadendo in disgrazia, colpito, depredato e mortificato. Oggi infatti le residue speranze di giocare ancora in serie D (ma con quale squadra?) sono legate a un potenziale ricorso che la società valuta (ma non c’è la certezza che lo faccia) di presentare al Tar per provare a rientrare in carreggiata a campionato in corso. Eventualità remota che perfino il caparbio Gesué non sarebbe del tutto convinto di sostenere.

Ieri sera, per altro, il socio americano di minoranza Matt Rizzetta, che sta seguendo ormai un’altra strada, che potrebbe portare a una ripresa totale dall’Eccellenza, ha detto chiaramente che, in caso di ricorso al Tar, si chiamerà definitivamente fuori dalla partita molisana, vale a dire: non investirà più a Campobasso, tanto meno per l’Eccellenza.

Siamo insomma ancora alle schermaglie, ma il tempo della C è passato e anche quello della ‘quarta serie’ a meno di improbabili giravolte della giustizia amministrativa. Resta il tempo dell’Eccellenza che, a dispetto del nome, non è un proprio un campionato di qualità, un abisso la separa dalla serie C che abbiamo appena visto con Cudini. Tuttavia, da qualche parte bisogna ripartire e, nel frattempo, magari, fare ideologicamente il tifo per il Vastogirardi che, domenica scorsa, ha rimandato al mittente le ambizioni del Termoli di rubargli la corona di regina del calcio molisano. D’accordo, era coppa Italia di agosto, ma un 4-1 così netto (doppiette di Kilian Hernandez Perez e Giovanni Lorusso, la dice tutta sullo stato di salute degli altomolisani guidati quest’anno da Tommaso Coletti. Vastogirardi che, da indiscrezioni che non sembrano campate in aria, starebbe per allargare il suo progetto per renderlo ancora più molisano e magari anche un po’ campobassano.

Intanto il tempo stringe e lo store rossoblù di Corso Vittorio Emanuele non esiste più. E mentre sulla minuscola tribuna del ‘Filippo Di Tella’ (foto) si espongono gli striscioni fieri di ‘Briganti’ e ‘Montanari’, all’ingresso di Campobasso c’è, ben visibile e malinconico, un cartello con la scritta: “Cercasi proprietario per ipotetica squadra di calcio, no perditempo”.

Maurizio

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