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Radioterapia non chiude, rassicurazione dal Gemelli: “Non faremo morire i molisani, chi specula è uno sciacallo”

La reazione dell’amministratore delegato della clinica, dopo l’allarme dei cittadini e la conferenza stampa del commissario Toma


CAMPOBASSO. Il servizio di Radioterapia non sarà sospeso dal 1 ottobre per i pazienti molisani.

All’annuncio del governatore Donato Toma, che ha chiarito di aver scritto ai Ministeri della Salute e di Economia e Finanze, per chiedere lo sforamento del budget, sollecitando Gemelli Molise a destinare a Radioterapia le risorse residue assegnate dalla Regione, ha fatto seguito la replica di Stefano Petracca, presidente del cda della clinica di Tappino.

“Serve solo chiarezza, bisogna capire chi alla fine paga per quel servizio – la dichiarazione all’Ansa di Petracca, che questa mattina ha incontrato il sindaco di Campobasso Roberto Gravina e lo stesso Toma – Se alla fine il servizio deve essere erogato dal Gemelli Molise lo farà, ma ci deve essere chiarezza, sicuramente non lasceremo morire i molisani e chi specula su questo è uno sciacallo”.

“Non è l’attacco al singolo, non si tratta di attaccare il commissario o il presidente – ha rimarcato ancora Petracca – un problema di sistema. Abbiamo esposto la cruda verità di quello che succede in Molise. Sono l’ultima persona che vorrebbe chiudere e sicuramente non chiuderemo. Lo abbiamo detto in anticipo per trovare una soluzione, non siamo arrivati il giorno prima a dire che domani chiudiamo la radioterapia. Abbiamo tempo per trovare la soluzione e si troverà”.

Petracca ha poi riferito di un clima positivo con il commissario ad acta. “Il clima è sempre stato collaborativo. C’è sempre stato dialogo, non c’è contrapposizione o guerra. Io non sono un politico, l’interesse è dell’ospedale e lo stesso interesse lo ha anche il commissario quindi abbiamo un intento comune. Chi specula su questo sbaglia”.

Complesso, ha tuttavia affermato l’amministratore di Gemelli Molise pensare di dirottare le risorse residue su Radioterapia, spostando le visite di ambulatorio all’ospedale ‘Cardarelli’, come suggerito dal presidente Toma, oggi in conferenza stampa.

“Per le prestazioni di specialistica ambulatoriale, da ottobre fino al 31 dicembre, abbiamo oltre 2.000 prenotazioni – ha dichiarato Petracca a Primonumero – Quindi, noi dovremmo rinviare gli appuntamenti per oltre 2.000 molisani che dovranno usufruire della stessa visita in un’altra struttura. Per i pazienti sarà un disagio né ci saranno risparmi per il servizio sanitario regionale dal momento che le prestazioni, anche se non erogate dal Gemelli, saranno a carico del bilancio regionale perché comunque erogate da un’altra struttura”. Con la necessità, ha puntualizzato di garantirle nel giorno della prenotazione, pur con i problemi relativi alle liste di attesa.



Togliere invece servizi al Gemelli, come la radiodiagnostica, ha concluso, significherebbe “chiudere un reparto e mettere i dipendenti in cassa integrazione”.

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