Mastella rilancia il Molisannio e presenta Noi di Centro: “No a candidati stranieri che invadono le nostre realtà”

Il leader nazionale del partito e sindaco di Benevento a Campobasso per presentare la lista, che vede candidata anche la moglie Sandra Lonardo. Una prova generale delle Regionali del prossimo anno, è stato anticipato. GUARDA I VIDEO


di CARMEN SEPEDE

CAMPOBASSO. Contro i candidati “stranieri che arrivano a invadere le nostre realtà”, il leader nazionale di Noi di centro, e sindaco di Benevento Clemente Mastella, rilancia l’idea del Molisannio, con capoluogo Campobasso.

Una nuova identità territoriale, che dovrebbe includere Benevento e l’alto casertano. “Daremmo uno slancio di grande vitalità economica a una realtà che può arrivare a quasi 700mila abitanti – ha detto a Campobasso, dove è venuto a presentare la lista, che vede candidata alla Camera la moglie Sandra Lonardo, senatrice uscente e capolista nel plurinominale.

È toccato al segretario regionale Alessandro Amorosa presentare anche le candidature di Gianluca Di Pasquale, William Ciarallo, sindaco di Sant’Angelo Limosano (uninominale e proporzionale Camera), Antonio Visco, imprenditore della provincia di Isernia e consigliere a Colli al Volturno (Uninominale Senato). Nella squadra pure Mariarosaria Mastrofrancesco, Massimo Bosco, Marialetizia Maselli, Raffaele Stinziani, Giuseppina Lombardi.

“Noi siamo partiti dal territorio, da bisogni e speranze, che rischiano di essere compressi da questa emergenza nazionale che sta facendo saltare i programmi, con temi quali l’inflazione e l’aumento del gas – ha detto Mastella. A me non piace questa storia che arrivino Lotito e gli altri da fuori, perché non si candidano a Roma? Noi siamo tutti sanniti e ricordo ai romani che nel 321 avanti Cristo i sanniti sconfissero i romani e quando li costrinsero a passare sotto il gioco inventarono il ‘pernacchio’. Io invito i molisani a fare un pernacchio a quelli venuti da fuori e continuo a rilanciare e lo farò fino a quando avrò fiato in gola questa idea del Molisannio”.

Quindi l’attacco a Enrico Letta, “che si è suicidato politicamente, mentre avrebbe dovuto aggregare anche le piccole realtà politiche”, a Giorgia Meloni, “che ha fatto una chirurgia plastica politica e che non può rinnegare le sue radici”, a Matteo Salvini, “che vuole i ministeri per il Nord”.

Le Elezioni Politiche, ha detto chiaramente Mastella, sono solo la prova regionale delle Regionali del prossimo anno. In cui è chiaro che Noi di centro vuol giocare un ruolo. Correndo da solo o valutando le alleanze. “Questo lo vedremo dopo, le alleanze verranno dopo. Di certo noi guardiamo sempre al centro, alle persone, gli altri fanno finta”, nicchia Mastella.

Un tema della comune identità territoriale anche nelle parole di Sandra Lonardo Mastella. “In Molise mi sento a casa perché siamo Sannio, il mio non è certo il caso di una catapultata. Ci sono ben altri esempi come la Campania assaltata dai vari Renzi, Franceschini, Bernini, Tajani, Camusso, Fascina. Questa legge elettorale è stata chiaramente pensata per mettere al riparo i big”.

Quanto Giorgia Meloni, “prima ha votato contro tutto, a partire dal Pnrr e non ha raccolto l’appello del presidente Mattarella a fare un Governo di solidarietà nazionale, e ora dice che l’agenda Draghi si deve rivedere”. “E’ stata furba, altro che coerente come dice qualcuno – ha precisato Sandra Lonardo – Per le coerenza è ben altra cosa. Si sta creando una nuova verginità, stanno sparendo anche dal web le cose del suo passato ma le donne e gli uomini sono quello che sono, passato compreso”.

Critiche anche a chi lancia il tema del no all’emigrazione in Italia “e lo dico io che ho conosciuto l’emigrazione, sono stata in America, so cosa vuol dire andar via dall’Italia (a un certo punto inizia a parlare in inglese con una persona arrivata a salutarla all’hotel Rinascimento) e avere a che fare con chi ci ha accolto nel mondo”.

Il M5s che sale nei sondaggi? “Mia nonna diceva che i voti si contano quando escono dall’urna, non quando escono. “Proprio i Cinque Stelle, con il ricatto a Draghi, hanno messo in difficoltà il Paese e hanno creato le condizioni per cui Draghi andasse a casa. M5S, Forza Italia, Meloni e Lega hanno voluto le elezioni, ora si assumano le responsabilità”.

L’intervista a Sandra Lonardo