Isernia celebra il 10 settembre. Il sindaco: “Pochi giovani, ma ci lavoreremo”

Stamani la commemorazione delle vittime del 1943: rievocato il suono delle sirene al passaggio degli aerei americani, poi la messa officiata dal vescovo Cibotti e la deposizione delle corone d’alloro. FOTO E VIDEO


ISERNIA. È il giorno del ricordo a Isernia, per le vittime del 10 settembre 1943. Stamani le celebrazioni nel centro storico, in presenza delle autorità civili, militari religiose e delle associazioni di ex combattenti militari e paramilitari.

Alle 10.23 il suono delle sirene antiaeree seguito da un minuto di silenzio, poi la santa messa officiata da monsignor Camillo Cibotti, vescovo della diocesi di Isernia-Venafro. Infine, alle 11.30, la deposizione dinanzi al monumento di piazza X settembre di due corone d’alloro, da parte del prefetto Gabriella Faramondi e del sindaco Piero Castrataro.

Il primo cittadino ha tenuto un breve discorso per sottolineare la valenza del ricordo delle vittime innocenti, argomento più che mai attuale dopo lo scoppio del conflitto bellico tra Russia e Ucraina, nel cuore dell’Europa.

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Infine un passaggio sulla necessità di coinvolgere, interessare e sensibilizzare quanto più possibile i giovani isernini – in pochi presenti, ha sottolineato Castrataro –  sul tema: questo l’impegno dell’amministrazione assunto dinanzi alla città in una giornata di lutto che ancora riempie gli occhi di lacrime tra superstiti e familiari di chi, quel giorno maledetto, cadde sotto le bombe americane.

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