HomeOcchi PuntatiDl Aiuti ter, via libera all'unanimità: 60 miliardi di finanziamenti  

Dl Aiuti ter, via libera all’unanimità: 60 miliardi di finanziamenti  

I contributi saranno destinati a famiglie, imprese, impianti sportivi e culturali. Previsti anche la riforma degli istituti tecnici professionali, altri soldi per il bonus trasporti e la riduzione delle accise sulla benzina  


ROMA. Via libera all’unanimità al Decreto Aiuti ter: il Consiglio dei Ministri ha così previsto 14 miliardi di euro “per famiglie e imprese che si aggiungono ai quasi 50 dei mesi scorsi. Nel complesso un valore superiore a 60 miliardi di euro pari a 3.5% del Pil. Quindi siamo tra i Paesi che hanno speso di più in Europa”.  A renderlo noto, il ministro dell’Economia, Daniele Franco, che in una conferenza stampa ha precisato che i soldi attuali vanno sommati ai finanziamenti dei mesi scorsi per un totale di 66 miliardi – nel dettaglio per l’energia sono 43 e l’indebitamento resta al 5,6%, indicato nella Nadef e nel Def.

Come si legge su TgCom24, “le coperture del decreto derivano dalle maggiori entrate, dalla razionalizzazione delle poste di bilancio e dal meccanismo di compensazione applicato alle fonti rinnovabili”. 
Nello specifico: approvato il decreto legislativo con le regole per avviare la mappatura di tutte le concessioni pubbliche, ma i tre ministri della Lega hanno votato contro; previsto un contributo straordinario per gli enti del Terzo Settore pari al 25% della spesa sostenuta per l’acquisto della componente energetica effettivamente utilizzata nel primo, secondo, terzo e quarto trimestre 2022, e a parziale compensazione dei maggiori oneri effettivamente sostenuti per l’acquisto del gas naturale, un eguale contributo straordinario pari al 25%, per quello consumato nel primo, secondo, terzo e quarto trimestre 2022 per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici.   

Cento milioni di euro – da sommare ai 40 milioni precedenti stanziati – a favore delle aziende del Trasporto pubblico locale per i maggiori costi sostenuti, nel terzo quadrimestre del 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021, per l’acquisto del carburante utilizzato nei mezzi per effettuare il servizio. Inoltre, la riduzione delle accise per benzina e gasolio sarà prorogata fino a tutto il mese di novembre.

Arrivano poi altri 10 milioni di euro per il bonus trasporti per l’anno 2022: il voucher, riconosciuto alle persone con reddito annuo inferiore a 35mila euro, potrà essere richiesto fino a dicembre.  
Il decreto prevede un bonus una tantum di 150 euro per chi percepisce redditi inferiori a 20.000 euro lordi annui, compresi i pensionati (per una platea di 22 milioni di persone). 
Per le imprese: aliquote del 40% per le energivore e del 30% per le imprese più piccole che impiegano energia elettrica con una potenza dai 4,5 kw in su. Ci sarà anche un nuovo credito d’imposta rafforzato riconosciuto sull’elettricità, che prevede una garanzia statale sui prestiti alle imprese in crisi di liquidità per il caro bollette, con accordi da sviluppare con le banche per offrire i prestiti al tasso più basso, in linea con il Btp. 

Per di più, il datore di lavoro che vuole delocalizzare o chiudere la sua attività in assenza di crisi ha 90 giorni (e non più 30) per presentare un piano per limitare le ricadute occupazionali ed economiche. E il contributo che è tenuto a pagare “in caso di mancata sottoscrizione del piano da parte delle organizzazioni sindacali” è “innalzato del 500%”. Questo quanto si legge nella bozza del dl. 
 Previsti, ancora, milioni a fondo perduto nel 2022 a favore di associazioni, società sportive dilettantistiche e federazioni che gestiscono impianti sportivi e piscine.  

Per mitigare gli effetti dell’aumento dei costi di fornitura di energia elettrica e di gas sostenuti da sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e istituti e luoghi della cultura è autorizzata la spesa di 40 milioni di euro per l’anno 2022. 
C’è anche la riforma degli istituti tecnici e professionali nel decreto Aiuti ter, adeguando gli Its alle esigenze in termini di competenze del settore produttivo nazionale, secondo gli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. 

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