Paola Matteo

Lo hanno firmato l’ex questore Pagano e gli avvocati Bertoni e Cecanese : “Paola Matteo non ha requisiti e competenza”. Contestate anche le modalità


CAMPOBASSO. “Mancano titoli e competenza”: ne sono convinti l’ex questore Raffaele Pagano e gli avvocati Elena Bertoni e Gianfederico Cecanese, che hanno deciso di ricorrere contro la nomina del garante dei diritti della persona Paola Matteo.

Contestate anche le modalità con cui è avvenuta la nomina.

“Si tratta – spiegano i tre professionisti – di un organismo autonomo ed indipendente e non può essere nominato da un organo politico monocratico per non essere condizionato nelle scelte: egli va eletto dalla maggioranza dei consiglieri regionali poiché figura deputata alla difesa dei diritti dei cittadini, dei minori e di coloro che hanno subito una limitazione della libertà personale in virtù di un provvedimento dell’Autorità Giudiziaria.
Paola Matteo (laureata in lingue, filosofia e scienze primarie – senza aver sostenuto un solo esame nelle materie giuridiche – con esperienza in pedagogia clinica) non ha i requisiti della competenza e, soprattutto, della ‘provata esperienza giuridico-amministrativa’ nelle materie di spettanza del Garante, così come, chiaramente, previsto dal bando e dalla legge”.

Ad avviso dei ricorrenti poi il presidente del Consiglio regionale Salvatore Micone “non può nominarla con un decreto ed in violazione dell’art. 3, comma 2, della legge regionale n. 17/2015 che, viceversa, prevede l’elezione come, tra l’altro, è accaduto per il precedente Garante dei diritti Leontina Lanciano.
Ora, se tutto ciò va bene ai cittadini, alla società molisana e, soprattutto, alle Istituzioni che ritengono di rimanere inerti di fronte a cotanta evidente illegittimità, allora si può affermare che è arrivato il tempo di ‘chiudere il libro della legalità’ ed organizzarne il funerale”.


I tre professionisti hanno annunciato di essersi rivolti allo studio degli avvocati Coromano e Di Pardo per la tutela dei loro interessi.