Presentato e il progetto ‘Io Chiron Postura è Salute’, promosso dal Comitato Nazionale Italiano Fair Play e della struttura sanitaria di Campobasso


CAMPOBASSO. Lombalgia, dorsalgia o ancora dorsolombalgia sono sinonimi di “mal di schiena” ed  identificano un dolore che è localizzato alla zona del dorso o dei lombi. L’80% della popolazione mondiale, uomini e donne, ha nel corso della sua vita almeno due gravi episodi di mal di schiena, più o meno invalidanti. Ne soffrono circa 15 milioni di italiani.  Molti sono i fattori che possono scatenare una lombalgia: innanzitutto le attività lavorative particolarmente pesanti o caratterizzate da una postura che predispone a questo disturbo, ma anche le attività sportive e, per i bambini, gli zaini scolastici, che hanno assunto ormai dimensioni e pesi sproporzionati per le loro schiene.

È possibile curare questa patologia, che può  incidere in modo rilevante  sulla qualità della vita, con un percorso medico-riabilitativo personalizzato che lo  specialista in medicina riabilitativa può consigliare  dopo aver accuratamente analizzato la situazione.  Non esistono, infatti, soluzioni valide per tutti, ma è necessario individuare un percorso specifico per ciascun paziente.

L’argomento è stato affrontato nel corso del convegno scientifico ‘Low back pain nella medicina personalizzata’ organizzato dalla Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa a Lecce.  Ha partecipato in qualità di relatore anche il dottor Maurizio Panunzio, Consigliere di Amministrazione, coordinatore dell’area medica e del Centro di Riabilitazione del Gemelli Molise.

Nel corso dell’evento è stato presentato anche il progetto promosso ‘Io Chiron Postura è Salute’, promosso dal Comitato Nazionale Italiano Fair Play e dal Gemelli Molise con l’obiettivo di favorire l’inquadramento delle possibili alterazioni posturali in età infantile e adolescenziale, nei bambini dai 6 ai 15 anni. Presente all’evento anche l’equipe dei riabilitatori e fisioterapisti coordinati da  Antonio Colombo, Barbara Praitano  e Giovanni Barassi.