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Giornata mondiale dell’Alzheimer, la Gea Medica in prima linea nella lotta alla malattia

Confronto-dibattito tra esperti presso la struttura di contrada Acqua Solfurea a Isernia


ISERNIA. Assistenza, cura e riabilitazione al centro dell’importante confronto-dibattito di stamani presso la Gea Medica di Isernia, in occasione della Giornata Mondiale dell ‘Alzheimer, arrivata alla sua 29esima edizione.

Al tavolo dei relatori monsignor Camillo Cibotti (vescovo della diocesi Isernia-Venafro), Cosimo Dentizzi (responsabile Nucleo Demenze Gea Medica-Rsa ‘R2’), Alfonso Di Costanzo (Università degli Studi del Molise), Sergio Rago (responsabile Asrem Rete Territoriale della non Autosufficienza) Leda Ruggiero (assessore comunale alle Politiche Sociali di Isernia), Bruno Esposito (associazione ‘Non ti scordar di me’), Francesca Giangiacomo (Caritas Diocesana Trivento) e Nicandro Buccieri (direttore sanitario Gea Medica).

Una scelta, quella della struttura di contrada Acqua Solfurea, non certo casuale vista la recente istituzione, all’interno, dell’unico modulo in Molise dedicato alle demenze, totalmente a carico del Servizio sanitario nazionale. Dieci posti letto in tutto, con la possibilità di assistere i malati che non possono essere curati a domicilio, affetti da demenza e da malattia di Alzheimer.

Come spiegato dal direttore sanitario Nicandro Buccieri, la Gea si occuperà di questi pazienti “con organizzazione tecnologica, dotazione di personale e dotazione strumentale e, infine, con competenze nell’ambito della riabilitazione”.

Soddisfazione è stata espressa anche dal dottor Cosimo Dentizzi, responsabile del Nucleo Demenze Gea Medica – Rsa ‘R2’. La Regione Molise fino a poco tempo fa aveva fatto molto poco, anzi quasi niente, ma nell’ultimo periodo si sono visti dei piccoli segnali. Il primo: alla Gea medica di Isernia è stato aperto un nucleo Alzheimer in cui i pazienti con determinate caratteristiche possono essere ospitati a spese del Servizio sanitario nazionale. Non è solamente un luogo dove si pratica assistenza e cura, ma anche terapie di riabilitazione cognitiva personalizzate. Ci sono poi molte associazioni che si sono mosse: tra queste una che si è spesa per l’apertura di un centro diurno a Isernia, che sembra sia in dirittura di arrivo. Poi c’è un progetto bellissimo che sta facendo la Caritas diocesana di Trivento sulla demenza, che coinvolge 40 Comuni e vede la partecipazione di numerose persone attraverso corsi di aggiornamento e momenti di sostegno dei pazienti”.

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Particolarmente appassionata la testimonianza di Bruno Esposito, dell’associazione ‘Non ti scordar di me’, che si occupa quale caregiver della mamma non più autosufficiente, in quanto affetta da Alzheimer, e si batte appunto per istituire una struttura ad hoc anche a Isernia.

“Abbiamo urgente bisogno di una struttura che ci dia una mano per gestire i nostri malati – ha detto – La politica fa orecchie da mercante, fa finta di interessarsi delle associazioni, dei volontari o dei malati. Ma sono solo chiacchiere. La situazione mia è quella di tutti coloro che hanno i propri cari a casa: ci dedichiamo completamente a loro. Ho dovuto escludere tutto ciò che riguarda la mia vita sociale perché tra il lavoro e la cura di mia mamma non ho più tempo per niente. Non può essere lasciata sola neanche un secondo perché rischia di cadere o allontanarsi, va assistita in bagno o mentre mangia, in qualsiasi cosa. Non si è più autonomi: è questo quello che non riesco a fare capire a quelli che si dovrebbero occupare di queste patologie e che, invece, se ne ricordano solo oggi che è la giornata mondiale dell’Alzheimer”.

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