Attesa per le scelte del sindaco alla luce delle accuse mosse nei suoi confronti dalla senologa che ha, come atto di contestazione, rimesso le sue deleghe più importanti


di Deborah Di Vincenzo

ISERNIA. Ci sono i margini per ricucire lo strappo? O il rapporto, già difficile dall’inizio, è ormai compromesso? Sono ore complicate ma anche decisive quelle che porteranno il sindaco di Isernia Piero Castrataro a decidere sulla permanenza in Giunta dell’assessore Francesca Scarabeo.

La scelta della senologa di rimettere le due deleghe più importanti (‘Salute dei cittadini’ e ‘Politiche di coordinamento e prevenzione di interventi socio-sanitari territoriali e ospedalieri’) è stato un atto di forte e di aperta contestazione, che naturalmente sta agitando le acque all’interno delle forze di maggioranza a Palazzo San Francesco.

Sono pertanto ore di confronto, soprattutto tra i componenti di Isernia Futura, la lista di appartenenza della Scarabeo. Il tutto per prendere una posizione all’interno della compagine su una questione parecchio delicata e darne indicazione al sindaco.

Ma, appunto, potrà essere solo una indicazione. La decisione spetterà solo e soltanto a Castrataro, trattandosi di un incarico fiduciario. E il punto è proprio questo: la fiducia. Difficile quindi prevedere in che modo il primo cittadino sceglierà di risolvere la crisi.

Dal canto suo l’assessore Scarabeo ha mosso accuse pesanti e proprio nei suoi confronti. Lo ha fatto, come noto, con un post su Facebook.

“Non ci sono le condizioni per sostenere queste deleghe – ha scritto – Il comportamento del sindaco non mi permette di continuare. Me ne dispiace, ma non è possibile portare avanti con coerenza e onestà  una linea di difesa della sanità pubblica con sgambetti continui ed ostacoli tutti ‘apparentemente casuali‘ . Nella mia vita non sono mai scesa a patti né con la mia coscienza né  ho mai barattato la fiducia che è stata riposta in me dai cittadini. Atteggiamenti di arroganza, saccenza, supponenza, che mi vengono scaricati addosso al solo scopo di mettere i bastoni tra le ruote non mi spaventano,  anzi, ma non mi permettono di lavorare al meglio. In un momento come questo, delicatissimo, per l’incertezza ad erogare la radioterapia, non credo debba assistere passivamente a sfoggio ed esercitazione di potere”.

La parola dunque passa a Castrataro. Una decisione che potrebbe arrivare già nelle prossime ore, forse anche prima della riunione del Consiglio comunale, fissata per domani pomeriggio.